Pescara Jazz, stasera gran finale con Vinicio Capossela e la sua Bestiale Comedìa

Arriva Vinicio Capossela con la Bestiale Comedìa, stasera al Teatro d’Annunzio di Pescara. Il concerto-omaggio a Dante Alighieri, nel 700° anno dalla scomparsa, chiude l’edizione 2021 del Pescara Jazz.

Il festival Pescara Jazz è organizzato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi con la direzione artistica del Maestro Angelo Valori. Capossela con la sua Comedìa ha realizzato un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria, ricco di riferimenti danteschi. Ad affiancare l’artista sul palco, due musicisti di grande talento: il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo che, come Virgilio e Beatrice, lo accompagneranno in questo viaggio tra le passioni umane per confrontarsi con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale. Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, inseguendo suoni, storie, culture e personaggi di ogni epoca, con la sua Bestiale Comedìa, ha voluto realizzare un progetto che dal confronto con la Divina commedia traesse punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio. Se quello di Dante, dunque, è un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria, per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato. La ricerca musicale, artistica e letteraria che l’artista sta portando avanti nel tempo è ricca di riferimenti danteschi, che sono presenti in quasi tutta la sua discografia.

«Affacciarsi a Dante è affacciarsi al pozzo della natura umana – dichiara l’artista – L’attrazione per l’umano, per i suoi miti, per il sublime, per l’inferno, per il peccato e per la virtù, per tutto ciò che desta meraviglia è quello che da quindici anni conduce il mio cammino in musica e parole. Non c’è cosa che Dante non comprenda già. Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, una visione del mondo non specialistica, ma enciclopedica, il cui soggetto è la natura tutta a partire dalla natura umana, sono tra le cose dantesche che più mi attraggono. Galeotti per me sono stati molti libri, ma Dante soltanto li comprende tutti”«Non c’è cosa che Dante non comprenda già. Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, la sua visione del mondo non specialistica: galeotti per me sono stati molti libri, ma Dante soltanto li comprende tutti».