La Mival Connect continua a eludere i suoi impegni evitando il confronto diretto con Istituzioni e sindacati. Oggi nel vertice per l’Aura dell’Aquila, indetto dalla Regione in Assessorato a Pescara, l’azienda ha mandato un semplice consulente per altro in videoconferenza. Ultimatum dell’Assessore Magnacca
Qualche investimento iniziale, giusto per smuovere un po’ le acque e poi l’annuncio di esuberi per almeno il 50% dei lavoratori. La Mival Connect, la società svizzera che ha rilevato le quote della Aura del Tecnopolo aquilano, non ha dato, fino ad ora, particolari segnali su come intende rilanciare uno dei presidi più importanti del centro Italia per quel che riguarda il recupero di apparati elettrici ed elettronici. In più non è giunta ancora, dall’Inps, risposta sulla Cassa Integrazione a giro per la quale l’azienda ha già dato la sua indisponibilità agli anticipi. Questo lo scenario che ha caratterizzato il vertice di questa mattina, presso la sede dell’assessorato in Via Passolanciano a Pescara, al quale hanno partecipato i sindacati, le Rsu, l’Assessore per la parte istituzionale, ma per la Mival solo uno spaesato consulente, per altro in video conferenza, che non ha dato alcuna delucidazione su quelli che sono le reali intenzioni della proprietà. L’Assessore, visibilmente contrariata, ha dunque preteso, in vista del prossimo incontro tra circa un mese, un piano industriale e risposte chiare:
“Pretendiamo rispetto per i lavoratori e per le istituzioni – ha tuonato la Magnacca – non ci si comporta in questo modo, soprattutto riguardo a una realtà industriale che consideriamo strategica per la sua funzione fondamentale nel concetto di economia circolare e per il business che va ad incidere su un’importante fetta di mercato.”
“Ci aspettavamo delle risposte che non sono arrivate – ha dichiarato Elvira De Sanctis della Fiom Cgil – l’azienda come al solito elude le sue responsabilità ed i lavoratori sono lasciati in balia degli eventi.”
“Abbiamo sottoscritto la richiesta dell’assessore di un piano industriale e stretto giro – ha detto Giampaolo Biondi della Fim Cisl – tra un mese nuovo vertice e speriamo che entro quella data si possa avere un quadro più chiaro sugli scenari futuri per questa zienda.”
“Quasi un nulla di fatto oggi purtroppo – dice Michele Paliani della Uilm – non vorremmo che dietro questo atteggiamento della proprietà ci siano intenzioni diverse rispetto a quelle che un tutti ci aspettiamo.”
