Vasto: scoperto e sequestrato impianto di smaltimento illecito di rifiuti

Rifiuti pericolosi e non accumulati nel periodo compreso tra il 2023 e il giugno 2024 costituiti da plastica, gomme, prodotti tessili, rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, rifiuti urbani non differenziati che, attraverso la tecnica così chiamata del “giro bolla”, venivano miscelati senza alcun tipo di trattamento per formare balle da destinare, a seconda della convenienza economica, a discariche o impianti terzi

Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Pescara, unitamente a personale
del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo
emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di L’Aquila, su richiesta della Procura
della Repubblica di L’Aquila, hanno proceduto ad effettuare il sequestro di un impianto operante nel
settore del recupero rifiuti nel vastese, per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti in concorso
in ordine agli articoli 110 cp e 452 quaterdecies D. lgs 152/2006.

Le indagini, espletate dai Carabinieri del NOE di Pescara coordinate dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di L’Aquila, hanno consentito di accertare che la compagine riceveva rifiuti pericolosi e non
pericolosi nel periodo compreso tra il 2023 e il giugno 2024 costituiti da plastica, gomme, prodotti tessili,
rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, rifiuti urbani non differenziati che, attraverso la
tecnica così chiamata del “giro bolla”, ovvero venivano miscelati senza alcun tipo di trattamento per
formare balle da destinare, a seconda della convenienza economica, a discariche o impianti terzi.
Operazioni illecite necessarie a nasconderne la tracciabilità e la loro reale provenienza e composizione.
Le attività di accertamento compiute hanno permesso di acquisire gli elementi necessari per dimostrare
l’abitualità della condotta abusiva di gestione dei rifiuti da parte dei gestori dell’impianto di recupero,
consistenti nella raccolta, trasporto e recupero di ingenti quantitativi di rifiuti, con assegnazione di codici
identificativi EER di comodo nonché l’ottenimento, per mezzo di dichiarazioni false, di autorizzazioni
ambientali alla gestione dei rifiuti e giudizi favorevoli rilasciati dal CCR-VIA della Regione Abruzzo.

In esecuzione del provvedimento cautelare reale si è proceduto alla chiusura dell’impianto di recupero
rifiuti, al fine di interrompere le condotte illecite.

 

Barbara Orsini: