Vasto: l’Arpa suggerisce la Vas per il resort a Punta Aderci

Vasto: l’Arpa esprime criticità per il resort a Punta Aderci e suggerisce la Vas. Si teme l’effetto cumulo, serve una valutazione approfondita 

A dare notizia delle problematiche segnalate dall’Arpa è il Forum H2O Abruzzo, secondo il quale il parere conferma le problematiche sull’effetto cumulo di questi nuovi interventi in un territorio comunale già pesantemente cementificato.

Il resort proposto a Punta Aderci presenta criticità che devono essere approfondite in quanto verrebbe realizzato in un’area di pregio ambientale. Per questo l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Abruzzo ha chiesto al comune di Vasto di non limitarsi alla semplice fase di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica, ma di procedere con la procedura completa, cioè la VAS vera e propria.
Inoltre, visto il moltiplicarsi di interventi edificatori che interessano anche aree di pregio ambientale, l’agenzia ha evidenziato al Comune la necessità di procedere con una pianificazione unitaria e non spezzettata su singoli interventi.
Alcuni passaggi contenuti nel parere dei tecnici ARPA:

“… Aspetti e criticità si rimettono all’autorità competente VAS per la compiuta valutazione di quanto di competenza ai fini dell’espressione del provvedimento di verifica…

In particolare, si ritiene che gli aspetti legati all’impatto sul paesaggio debbano essere approfonditi
preventivamente con la competente Soprintendenza, i cui esiti costituiranno ulteriori elementi di valutazione
da far confluire nel risultato della verifica di assoggettabilità (art. 12, c. 5).
Analoghe considerazioni valgono per gli elementi connessi all’approvvigionamento idrico e alla realizzazione
del depuratore finalizzato al riutilizzo ad uso irriguo delle acque reflue depurate rivolte alle autorità
competenti al rilascio dei titoli autorizzativi.

Come già segnalato in precedenti procedimenti di VAS e sulla base delle considerazioni più ampie e relative ad aspetti non pertinenti solamente a quanto attualmente proposto, è auspicabile intervenire sulle previsioni di edificazione nelle aree caratterizzate da bellezze naturali e tipiche del paesaggio litorale, al fine di renderle meno impattanti sul paesaggio e prevedendo accorgimenti finalizzati alla riduzione dell’impatto visivo. A ciò si aggiunge che sono pervenuti e valutati diversi interventi di pianificazione sul territorio vastese che determineranno un netto incremento degli interventi sul territorio. Pertanto, anche in vista dell’approssimarsi delle scadenze fissate dalla L.U.R. 58/2023, si invita l’Amministrazione comunale ad evitare singoli interventi di programmazione del territorio scollegati tra loro ma farli confluire all’interno di una pianificazione unitaria (il PUC) nei modi e tempi previsti dalla citata Legge Urbanistica Regionale. 

Le criticità emerse e già richiamate, le caratteristiche ambientali dell’area, le considerazioni relative alla necessità di una pianificazione complessiva del territorio comunale e l’assenza di una VAS alla base delle scelte del PRG vigente, portano a suggerire all’autorità competente l’opportunità di assoggettare a VAS quanto proposto.”
Questo parere conferma una delle tante questioni sollevate dal Forum H2O, quella dell’effetto cumulo, visto che Vasto ha già oggi il 15% del territorio cementificato o asfaltato, contro una media nazionale del 7% e una regionale del 5%.