Blitz dei carabinieri all’alba di questa mattina nella Marsica e in provincia di Pescsra per stroncare un vasto giro di sostanze stupefacenti
Operando su Decreto di perquisizione locale e personale emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, quasi 100 Carabinieri del Comando Provinciale di L’Aquila e delle 5 Compagnie Carabinieri dipendenti, con il supporto del Nucleo Carabinieri Cinofili e della Squadra Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, coadiuvati da diverse unità dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia” di Amendola (FG), da 2 Squadre di Intervento Operativo ed 1 Squadra Operativa di Supporto dell’8° Reggimento Carabinieri “Lazio” di Roma, nonché da 1 Squadra Operativa di Supporto del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” di Napoli, hanno eseguito una vasta operazione volta alla ricerca di sostanze stupefacenti e denaro di verosimile provenienza illecita.
L’operazione, partendo da Avezzano, si è estesa ad altri comuni della Marsica, sino a coinvolgere alcuni obiettivi a Spoltore (PE) e nella capitale, dove le donne e gli uomini dell’Arma aquilana hanno operato con il supporto dei militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Pescara e delle Compagnie Carabinieri di Roma Piazza Dante, Roma Trionfale, Roma Cassia e Frascati (RM).
I soggetti coinvolti nell’operazione sono 17, sia donne che uomini, di età compresa tra i 24 ed i 65 anni, indagati per i reati di “concorso in produzione, traffico, detenzione illecita ai fini spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti”.
L’attività di indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di L’Aquila ha preso avvio nell’estate del 2023 a seguito del tentato omicidio di un addetto alla sicurezza di un locale notturno ed aveva condotto all’emissione di misure cautelari personali nei confronti di 2 soggetti, già noti alle forze dell’ordine, indagati anche nel presente procedimento. In quella vicenda come si ricorderà, era il 20 agosto 2023, presso una discoteca di Avezzano, un addetto alla sicurezza era stato colpito da un colpo di arma da fuoco.
L’attività investigativa, proseguita nei mesi successivi, ha consentito agli inquirenti di ricostruire il ruolo svolto da ognuno dei 17 indagati in relazione ad una fiorente attività di spaccio di stupefacenti ad Avezzano ed in altri comuni della Marsica.
Le sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, venivano acquistate nei quartieri periferici di Roma grazie all’interessamento di un 64enne che, dietro compenso, fungeva da “intermediario”.
Il trasporto degli stupefacenti nel capoluogo marsicano veniva svolto da altri sodali che, come ricostruito nel corso delle indagini, viaggiavano su autovetture diverse e ben distanziate l’una dall’altra, la prima delle quali con la funzione di “staffetta”, ossia di segnalare l’eventuale presenza delle Forze dell’Ordine.
Una volta che gli stupefacenti avevano raggiunto Avezzano, altri componenti si occupavano dell’attività di spaccio e di incassarne i proventi.
L’attività investigativa, inoltre, ha permesso ai Carabinieri non solo di ricostruire il volume di affari illeciti del gruppo familiare di Avezzano, ma anche di arrestare uno degli indagati per “detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini spaccio”, tra aprile e maggio 2024, procedendo anche al sequestro, complessivamente, di 600 grammi di cocaina e di 100 grammi di hashish.
Le perquisizioni, effettuate presso le abitazioni delle persone indagate e presso la sede di alcune attività commerciali a loro riconducibili, hanno permesso di rinvenire e sequestrare un ingente somma di denaro contante ed assegni, una macchina conta banconote, diversi orologi di pregio e monili in oro, un bilancino di precisione e numerosi telefoni cellulari, che saranno oggetto di mirati approfondimenti ad opera degli inquirenti.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di L’Aquila, inoltre, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano.
Nello specifico, il provvedimento di sequestro riguarda un complesso immobiliare, abusivo, costituito da 4 manufatti e superficie complessiva pari a circa 750 m2, un locale ad uso commerciale, un appartamento con annesso magazzino e 13 appezzamenti di terreno, riconducibili ad una 46enne, nonché quote societarie di un’attività commerciale operante in Avezzano, riconducibile ad un 30enne.
I riscontri investigativi raccolti dagli uomini dell’Arma nell’attività di indagine patrimoniale, condotta parallelamente all’attività investigativa sul traffico di sostanze stupefacenti, hanno permesso al Gip del Tribunale di Avezzano di appurare la sproporzione tra i beni in proprietà o comunque nella disponibilità di 2 degli indagati e le rispettive dichiarazioni reddituali presentate negli ultimi 10 anni, così da poterne disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, c.d. allargata.