Variante Delta, Stuppia: “Anticipare e non inseguire il virus”

Bisogna anticipare e non inseguire il virus alla luce della preoccupante variante Delta che si sta diffondendo ancora più velocemente e con maggiore virulenza rispetto a quella inglese tra la popolazione mondiale. La vaccinazione è fondamentale per proteggerci.

Al Tg8 parla il professore Liborio Stuppia, direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare del CAST (Center for Advanced Studies and Technology) dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Dopo la scoperta di casi di Covid-19 riconducibili alla variante indiana in Abruzzo prosegue il sequenziamento dei tamponi risultati positivi all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per l’Abruzzo e Molise, che ha sede a Teramo, e nel Laboratorio di Genetica molecolare diretto dal professore Stuppia.

In tutto il mondo si sta indagando  sulle sequenze del Sars-Cov-2, tra cui la temutissima Delta. Si tratta di un’attività cruciale per monitorare l’evoluzione del virus e cercare nuove varianti con caratteristiche diverse da quelle conosciute, comprese maggiore trasmissibilità e virulenza. La variante Delta si sta diffondendo in Italia con un ritmo esponenziale: dall’1% , rilevato il 18 maggio scorso dall’Istituto Superiore di Sanità, è arrivata al 9% .

Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha detto che “La variante indiana ci insegna che dobbiamo migliorare il sequenziamento. Ottenere le sequenze genetiche del virus significa poter seguire in diretta le varianti in circolazione. In Italia questo sarebbe stato il compito di un consorzio che non è partito ma la rete di laboratori è stata creata e sappiamo che si stanno aggregando, anche se servono più fondi. Si tratta di raddoppiare i 15 milioni di euro previsti inizialmente”.

Si lavora, dunque, per velocizzare i tempi e per una identificazione rapida delle varianti perchè la sfida è quella di riuscire a evitare quanto sta accadendo in Gran Bretagna, dove la variante Delta ha ormai soppiantato la vecchia variante Alfa, nota come variante inglese.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), in un parere aggiornato sul rischio varianti del Covid, rende noto che “Sulla base delle prove scientifiche disponibili, la variante Delta è più trasmissibile di altre varianti circolanti e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell’Unione europea”.

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