Vaccini, monsignor Forte: «Prego che il Signore liberi gli incerti dalle paure»

Nella messa in onore del Santo patrono di Vasto, Monsignor Forte parla dei vaccini come di un atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri e di amore verso il Signore che ci chiama a vivere la vita che ci ha donato. «Prego perché il Signore liberi gli incerti dalle paure».

«Vaccinarsi è un atto di responsabilità per sé e per gli altri»: lo ha ribadito Monsignor Bruno Forte dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, ricordando le parole di Papa Francesco, nel corso della celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Vasto in onore di San Michele Arcangelo, patrono della città.

La messa di ieri è stata presenziata anche da autorità civili e militari, tra cui il generale Pirro, rappresentante della task force del generale Figliuolo, che ha organizzato in tutta Italia la campagna vaccinale.

«Dove arriva il vaccino scende enormemente la mortalità e il virus perde forza, vitalità e capacità di contagio: è un dato di fatto che la scienza attesta», ha ribadito Monsignor Forte nelle intenzioni di preghiera della celebrazione eucaristica, auspicando una diffusione capillare dei vaccini e appellandosi anche alle grandi potenze perché si impegnino a portare i vaccini a tutti i popoli del mondo. «Vaccinarsi è un atto di responsabilità e amore verso se stessi, gli altri e anche verso il Signore, che ci chiama ad amare e vivere la vita che ci ha voluto donare. Anche per questo ho pregato il Signore perché convinca gli incerti a liberarsi delle paure», ha aggiunto monsignor Forte. «Come ha detto Papa Francesco, c’è qualcosa di peggio della pandemia ed è quella di superarla senza averne fatto tesoro. Dobbiamo imparare a essere più vigili, più responsabili con i deboli e più pronti a condividere ciò che abbiamo con chi non ce l’ha».