Il trailer del “cinepanettone” di De Sica offende l’Abruzzo ed i suoi vini, reazione di Marsilio e diffida del Consorzio

Non è Natale senza Christian De Sica. Il re indiscusso del “cinepanettone” è pronto a portare nelle sale cinematografiche il suo ultimo film “Natale a tutti i costi”, peccato però che nel trailer ci sia una battuta che offende l’Abruzzo ed i suoi vini. Pronta una diffida del Consorzio di Tutela e la reazione ufficiale del Presidente Marsilio

Scoppia la polemica per il trailer del film di Christian De Sica “Natale a tutti i costi”, in uscita il prossimo 19 dicembre su Netflix, cui l’attore definisce un vino abruzzese come “…’na merda”. Insorgono i produttori di vino e le associazioni, che parlando di “battuta di cattivo gusto”, di “caduta stile” e di “danno per il territorio”.
Nei primi secondi del video promozionale De Sica è a tavola con altre persone e uno dei commensali gli versa del rosso abruzzese, sottolineando che proprio quel vino ha ottenuto il riconoscimento di ‘Bottiglia dell’anno in Abruzzo’. De Sica, alla domanda “com’è?”, replica rispondendo “…’na merda”. Bastano quei pochi secondi per scatenare le polemiche.
“E’ una battuta di cattivo gusto per un settore che è il fiore all’occhiello della nostra regione – afferma il presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi – Abbiamo anche ottenuto il riconoscimento di Regione vinicola del 2022 da Wine Enthusiast, una sorta di ‘Oscar del vino’. Vedo la scena di quel film come una pubblicità negativa. Il Montepulciano d’Abruzzo è la seconda o terza produzione di rosso fermo italiana per numero di bottiglie. Ma spesso si tratta di un prodotto che ha un prezzo ancora troppo basso. Stiamo facendo mille sforzi per ridare un’immagine ed una qualità a questo vino e anche le guide ce lo riconoscono. Non è una battuta simpatica. Non ne vedevo la necessità. Non siamo contro De Sica e contro la comicità, ma sarebbe stato meglio restare sul generico e non fossilizzarsi su una regione”.
Dello stesso avviso il presidente regionale di Assosommelier, Antonio Ruzzi, secondo cui “essendo un film comico si rischia, dandogli peso, di fare più danno che non semplicemente ignorandolo. Credo che sia comunque una caduta di stile. Si fa tanto per costruire un’immagine attorno a una regione e al suo vino e, in questo modo, si rischia di generare un danno che si poteva evitare, semplicemente non citando la regione. Sarebbe stato un colpo basso per qualsiasi regione. Certo, trattandosi della mia terra, dispiace ancor di più. Si fa tanto per valorizzare un territorio e non vedo perché qualcuno si dovrebbe sentire in diritto di criticarlo in modo così scorretto e inopportuno, seppur in un film comico”, conclude il referente abruzzese dell’associazione.

La battuta ha spinto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ad inviare una lettera aperta all’attore. Mentre una diffida è stata presentata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

“Abbiamo presentato una diffida alla produzione chiedendo il blocco del trailer e anche del film se non ci sarà il taglio dello sketch in questione. C’è tutto il tempo di farlo, dato che il film uscirà il 19 dicembre. Altrimenti andremo avanti con la citazione per il risarcimento del danno”. Lo dice all’ANSA il presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi, a proposito del trailer del film di Cristian De Sica “Natale a tutti i costi” in cui l’attore comico definisce un vino abruzzese “..’na merda”. “Oltre alla diffida, il Consorzio ha informato della questione il ministero, la Regione Abruzzo, le associazioni di categoria e tutti gli organi preposti alla nostra tutela”, annuncia Nicodemi.

Questa invece la lettera del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Caro Christian, non sei stato ‘delicatissimo’… Ora fai uno spot gratuito per i nostri vini.

“Caro De Sica, il trailer del suo ultimo e atteso cinepanettone si apre con una battuta poco “sobria” sui vini abruzzesi, che sinceramente ci ha lasciato con l’amaro in bocca. Comprendiamo che un copione comico, volendo descrivere la scenetta divertente di un ospite invitato ad assaggiare un pessimo vino presentato da un’enoteca come “vino dell’anno”, dovesse inevitabilmente “colpire” qualcuno. Dispiace però che gli autori non abbiano avuto la fantasia e l’acume necessari per evitare di recare un’offesa gratuita e ingenerosa, oltre che profondamente ingiusta: non vorremmo che tale scelta fosse figlia di un vecchio pregiudizio nei confronti del vino abruzzese, che invece da decenni ha raggiunto punte di eccellenza e continua a ottenere prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Il rischio è che, nel vedere il trailer, il grande pubblico che la segue e apprezza da sempre (compresi i tanti abruzzesi che la amano da generazioni), possa farsi davvero l’idea che i vini abruzzesi siano generalmente prodotti di scarsa qualità, minando una reputazione conquistata con tanto lavoro e altrettanta passione.

Come “punizione” per il danno arrecato, meriterebbe che la invitassimo a fare una tradizionale “passatella” in una delle splendide cantine abruzzesi per poi farla “olmo”, negandole il piacere di condividere in amicizia i nostri deliziosi vini, rimandandola a casa con la gola asciutta e la sete inesausta. Ma siccome noi abruzzesi siamo “forti e gentili”, non le useremo questa cattiveria e le proponiamo di chiudere questo sgradevole incidente accogliendo il nostro invito a venirci a trovare quanto prima. Siamo sicuri che lei conosca e frequenti la nostra regione e non dubitiamo della sua buona fede e del fatto che il danno recato non sia stato certo volontario. A una battuta gratuita che si poteva risparmiare, potremmo rimediare con uno spot gratuito per i nostri vini, che lo meritano, così da lenire i sentimenti feriti dei nostri viticoltori e degli abruzzesi tutti. E rinsaldare il legame con il suo pubblico, che anche qui è numeroso e al quale, invece di un sorriso, questa volta ha strappato una smorfia.

Inoltre, sarà mia premura farle ricevere una bottiglia delle nostre “bollicine”, perché l’Abruzzo offre anche ottimi spumanti con i suoi vitigni autoctoni, per brindare al Natale e al nuovo anno, se vorrà indicarmi un recapito.

Sicuri che vorrà aderire alla nostra proposta, le auguriamo (visto che se l’è cercata!), come si usa dire nell’ambiente dello spettacolo: “merda, merda, merda!” Un cordiale saluto, Marco Marsilio.

VINO: COLDIRETTI, FILM DE SICA OFFENDE VIGNAIOLI ABRUZZO

Una battuta infelice e fuori luogo, che nuoce gravemente all’immagine di una intera regione e dei tantissimi imprenditori che, con dedizione e lungimiranza, hanno lavorato negli ultimi venti anni per far emergere ed apprezzare le straordinarie potenzialità del settore vitivinicolo abruzzese. Coldiretti Abruzzo commenta così la frase pronunciata dal comico Cristian De sica sul vino abruzzese nel trailer del nuovo cinepanettone “Natale a tutti i costi”, in uscita il 19 dicembre su Netflix. “Una battuta che, a parte l’immediata ilarità, ha veramente poco di simpatico e offende il lavoro di tutti i vignaioli che hanno portato l’Abruzzo ad identificarsi proprio con i suoi vini e con il Montepulciano in particolare – dice Coldiretti Abruzzo – la storia di questa regione parla da sé e la qualità delle sue bottiglie viene confermata non solo dai numeri, costantemente in ascesa soprattutto nell’export, ma anche dai numerosissimi riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni a livello nazionale e internazionale. La battuta di De Sica risulta pertanto fuori luogo e altamente offensiva. Se – sottolinea Coldiretti – l’obiettivo era creare attenzione sul suo nuovo film sicuramente il comico ci è riuscito. Resta il fatto che il comparto più brillante e trainante dell’economia regionale è stato beceramente ed ingiustamente macchiato”.
Coldiretti ricorda inoltre che in Abruzzo la produzione media di vino è di circa 3,8milioni di ettolitri di cui oltre un milione a denominazione di origine per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive ad altissima specializzazione. I vitigni più conosciuti e diffusi sono Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano (ma molto interesse anche per Pecorino, Passerina, Moscato, Cococciola e Montonico) e negli ultimi anni l’export ha registrato risultati straordinari per un valore di oltre 200milioni di euro con andamento costantemente in ascesa nei principali mercati di riferimento enologico.
“Sarebbe auspicabile e doveroso – aggiunge Coldiretti – che la produzione cancellasse l’intero spezzone dal film che, per quanto riguarda la nostra regione, potrebbe avere un “costo salatissimo”.