Presenze turistiche nell’estate abruzzese, il barometro segna stabilità. Secondo una prima, parziale, indagine della CNA Abruzzo tra un centinaio di operatori: ospiti italiani in netta maggioranza, prevale la formula week-end e la prenotazione sul web
Tra i quesiti sottoposti all’attenzione degli operatori anche domande sulla provenienza dei turisti, sul periodo medio di presenza, sulle modalità di prenotazione; fino ad abbracciare anche aspetti legati alla mobilità o al peso specifico che eventi e attività di promozione esercitano sugli afflussi. «Sul punto decisivo delle presenze in questo momento della stagione – dice la presidente Francesca Mastromauro sintetizzando l’esito dell’indagine – i numeri dicono che la somma di valori stabili, positivi ed estremamente positivi è complessivamente dominante (quasi 72%), con una forte prevalenza del primo valore (40,9%); percentuale complessiva che però si assottiglia quando la domanda pone
problemi di valutazione sulle prospettive (53,5%). Quanto al periodo di permanenza, a prevalere è la formula week-end (47%), davanti alla sosta settimanale (21,2%) e altre soluzioni (31,8%)».
Chiarissima l’indicazione circa la provenienza: «Stranieri intorno al 16,5%, italiani in nettissima prevalenza (83,5%), con gli abruzzesi a fare la parte del leone» aggiunge Mastromauro. E veniamo alla tipologia degli ospiti: «Prevale largamente la formula individuale (55,7%) nei confronti dei gruppi organizzati (33,3%). La scelta, poi, è largamente influenzata da web e social (71,2%) rispetto al passaparola (16,7%) o conoscenza diretta (12,1%), mentre appaiono di scarso rilievo gli eventi fieristici. Le prenotazioni corrono quasi nella stessa misura (50% contro 48,5%) tra online e telefono.
Sul tema della mobilità, dominante nel campione degli intervistati il mezzo proprio, che sia auto, moto o anche bici (95,5%); mentre appaiono irrilevanti i contributi di bus e treno, con numeri modesti anche per gli aeroporti, compreso quello di Pescara che pure segnala da qualche tempo un aumento significativo dei passeggeri e importanti investimenti per il potenziamento delle rotte». Come detto, una quota significativa del campione riguarda l’ospitalità extra alberghiera. Lucia Simioni, presidente dell’associazione “Abruzzobnb”, che alla Cna aderisce, traccia una sintesi con più ombre che luci, disegnando una mappa territoriale: «L’estate 2025 è partita con i migliori auspici, visti i risultati dell’anno 2024. Maggio e giugno avevano avuto un andamento stabile, ma da fine giugno le richieste sono rallentate: molte arrivano all’ultimo momento e si registra una netta diminuzione dei giorni di permanenza. Soprattutto le strutture di B&B presenti sulla Costa dei Trabocchi hanno riscontrato un aumento delle richieste di un solo pernottamento, a conferma di un turismo di passaggio. La costa teramana, invece, sta riscontrando una tendenza di richieste in diminuzione, così come le aree interne dell’Aquilano che lamentano una diminuzione delle presenze di appassionati di cammini e di vacanze outdoor. Dai riscontri ricevuti dalle strutture dei B&B nella zona di Montesilvano e Pescara registrano una performance di accoglienza simile all’anno scorso».
Sguardo più ottimistico arriva invece da Roberto Laglia, responsabile di Cna Turismo all’Aquila, con particolare riferimento al mondo dell’accoglienza in hotel e strutture alberghiere in generale.