Turismo bianco: in Abruzzo si replica il modello Roccaraso

Dalla valanga Rita De Crescenzo al modello Roccaraso, l’esperienza insegna: flussi contingentati nel comprensorio turistico montano

L’anno scorso una specie di valanga social, ma in carne e (tante ossa), si abbatté senza preavviso su Roccaraso, e fu subito macello. Orde di turisti per un giorno e ammassi di pullman occuparono il territorio, che non è esattamente un’oasi di tranquillità (in tanti, anche dalla Campania, lo frequentano da sempre) ma che comunque, fino a quel giorno, riusciva ad accogliere tutti.

Il caso dell’influencer che in una domenica porto da queste parti 10.000 persone balzò agli onori delle cronache, locali e nazionali, mettendo l’Abruzzo davanti ad una necessità diventata ineludibile: gestire i flussi turistici con buon senso ed efficacia.

Ora che le feste di Natale si avvicinano, un piano è d’obbligo, così si è pensato di replicare a quello adottato in extremis l’anno scorso a seguito del primo flagello De Crescenzo. È il cosiddetto modello Roccaraso, che impone un criterio selettivo e contingentato dell’arrivo dei pullman nel comprensorio, già applicato dopo la famigerata domenica in cui circa 200 bus turistici bloccarono viabilità e servizi.

Quest’anno si riparte a ridosso delle festività con un numero massimo di 50 pullman, dieci in meno rispetto alla misura adottata lo scorso inverno.

“Un criterio finalizzato – afferma il sindaco di Castel di Sangro, anche presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso – alla sicurezza e alla corretta accoglienza di tutti i turisti”.

In vista dell’avvio della nuova stagione invernale e dell’apertura degli impianti sciistici, prevista per oggi nel comprensorio di Roccaraso, il prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo ieri riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sugli aspetti connessi al turismo invernale.

Alla riunione hanno preso parte il presidente della Provincia, i rappresentanti dei Comuni sede di stazioni sciistiche (L’Aquila, Ovindoli, Rivisondoli, Roccaraso), i vertici provinciali delle forze di polizia, il dirigente della Polizia stradale e i rappresentanti dell’Anas.

“Nel corso dell’incontro – recita una nota – si è preso atto di come abbia funzionato il ‘modello Roccaraso’, elaborato e condiviso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per la gestione del notevole afflusso di turisti registrato nella stagione invernale 2024/2025. In quel caso, grazie al coinvolgimento interistituzionale, è stata adottata una strategia d’azione mirata e condivisa, volta al raggiungimento di un unico obiettivo: garantire la fruibilità del territorio montano in piena sicurezza”.

Si procederà, quindi, al monitoraggio dei flussi turistici e alla regolamentazione ordinata degli arrivi.

“Confermata – conclude la nota – l’opportunità di prevedere un adeguato numero di servizi di polizia stradale, volti ad assicurare il controllo dei mezzi in arrivo ed evitare disagi alla viabilità”.

Marina Moretti: