Sciopero del trasporto pubblico locale TUA a Pescara: la nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Uiltrasporti
Secondo i sindacati la nuova stretta della società pubblica Tua Spa inizia da Pescara, con l’accorpamento di residenze, di distretti distanti e diversi tra loro. I dettagli nella nota dei sindacati firmata da Patrizio Gobeo ed Eugenio Di Fonzo (Filt Cgil), Andrea Mascitti e Gianni Gaspani (Fit Cisl), Valerio Di Zio e Pietro Angileri (Uiltrasporti) Filippo Tassinari e Pasquale Romano (Faisa Cisal).
“Da tempo questo management ha ritenuto di mischiarli inventando l’Area Metropolitana, in realtà un’entità geograficamente indefinita.
Ex Unità di Produzione di Chieti: depredata e ridotta ad una rotazione di turni facente parte dell’Area Metropolitana ma lasciata all’abbandono nel deposito di Brecciarola che sta pagando la telegestione (da telefono, quando rispondono) dagli uffici esercizio della congestionatissima Pescara Via Aterno. Si regge oggi solo grazie al buonsenso degli autisti
Turni di lavoro sempre più lunghi e più pesanti con tempi di percorrenza decisamente minori di quanto necessario a garantire la puntualità del servizio che, oltre a togliere pezzi di stipendio agli autisti, non lascia spazio alle soste necessarie per garantire il recupero psicofisico ed espone gli autisti alle ire degli utenti stufi di ritardi continui e quotidiani incrementando il rischio aggressioni.
Rotazione unica: il punto di caduta di una vertenza durata un anno oltremodo abusato da TUA, distorto e violato tanto che ad oggi di 26 autisti in servizio ben 24 potrebbero attivare una rivalsa contrattuale per il mancato rispetto dei vincoli del contratto aziendale che li espone a condizioni di lavoro capestri.
Mancanza di personale: negazione di ferie, congedi, permessi sindacali con l’aggiunta di straordinari forzati (addirittura volevano un accordo sindacale che obbligava gli autisti a straordinari fissi e continuativi) che qualora rifiutati diventano un timbro di infamia sul lavoratore oggetto di vessazioni poco sottili (se non si collabora niente ferie e cambi turno);
Officina e autobus fatiscenti: TUA troppo presa dalle campagne pubblicitarie dei nuovi acquisti (con service e garanzia fantasma) dimentica di manutenere tutti i mezzi datati non solo su climatizzatori e riscaldamento ma anche su sospensioni che logorano fisicamente autisti e passeggeri ed avarie di motori la cui rottura poi tenta di addebitare agli autisti. L’officina in via San Orione ha il riscaldamento rotto, quella in via Aterno le buche per la manutenzione sono non agibili. Ultima novità il blocco dei pagamenti degli straordinari ai meccanici.
Terminal Bus di Pescara e carenza di paline alle fermate: Da tempo lamentiamo le carenze strutturali dell’area adibita a terminal bus a Pescara per l’assenza di segnaletica orizzontale, verticale e il costante congestionamento dell’area causa la mancata gestione della sosta lunga ai vettori privati. Nonostante le nostre istanze nulla di fatto a garanzia della sicurezza nell’area per i propri dipendenti ma soprattutto per l’utenza. Sempre in favore dell’utenza da tempo continuiamo a chiedere la messa a norma delle fermate ancora prive di paline e quanto necessario per un servizio fruibile e sicuro.
Arrivi e partenze delle corse: la nuova organizzazione delle corse ha definitivamente eliminato il tempo di incarrozzamento e sbarco dei passeggeri. L’azienda ha ritenuto, pur di eliminare pochi minuti in più per ogni corsa, che i passeggeri debbano imparare a scendere e salire di corsa e a nulla sono valse le nostre osservazioni al riguardo. La questione a tutt’oggi genera quotidianamente ritardi e disservizi a quanti utilizzano il mezzo pubblico nel completo disinteresse generale.
Emettitrici ed evasione tariffaria: Nonostante l’azienda minimizzi sulla questione ed eviti di attivarsi per risolverla continuiamo a constatare che la soluzione sulla questione evasione, che rappresenta una delle criticità aziendali più importanti, continua ad essere totalmente ignorata. La disattenzione sulla bigliettazione è talmente surreale che le nuove emettitrici in modalità POS non permettono l’acquisto plurimo di biglietti con la stessa carta di credito creando disagio all’utenza e un formidabile alibi per l’evasione.
Subaffidamenti: svendere a privati linee extraurbane a 1,80 euro (troppo fastidioso gestire tutto ciò che non gira in pianura nel pescarese) incassando dalla Regione 2,30: il sottocosto sta nel mancato controllo che i servizi vengano effettuati (istanze reiterate), nel reimpiego di pensionati (spesso ex TUA) delle cui idoneità mediche non si ha mai avuto riscontro, su mezzi che non rispettano i capitolati (ancora peggiori di quelli TUA, più piccoli e senza indicatori di percorso). Argomento portato all’attenzione dell’Assessore De Annuntiis e del Presidente Sospiri dalle Segreterie Regionali in una scorsa vertenza con zero interesse. A nulla vale il volume di sanzioni che la TUA commina quasi quotidianamente alle aziende che detengono i servizi subaffidati, anzi riteniamo che sia un elemento inequivocabile delle ripercussioni sull’utenza di un servizio precario ed inefficiente.
Sono solo i capisaldi di 14 punti che rendono impossibili le condizioni lavorative degli autisti dell’Area Metropolitana, una gestione autoritaria e unilaterale che approfitta del buon senso dei lavoratori chiamati ogni giorno a colmare deficit organizzativi e tecnici e ciò nonostante subiscono richieste di risarcimento danni e lettere di contestazione ingenerando un clima non più sostenibile.
Per tutto quanto sopra le segreterie provinciali Pescara di FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FAISA CISAL visti violati gli accordi sottoscritti e ignorate la varie istanze nonostante fossero chiare e dirette hanno aperto uno stato di agitazione discusso in 2 date 11 e 30 ottobre e poi portato dalle OO.SS. sul tavolo della Prefettura. Il 14 novembre scorso nonostante la presenza dell’Ispettorato del Lavoro (che assisteva incredulo) la delegazione aziendale composta dall’Arch. Sportiello Responsabile tecnico ed il Dott. Piscitelli Direttore dell’Esercizio si è confermata più vocata a sminuire e negare i problemi che a risolverli certificando una distanza incolmabile tra Azienda e lavoratori dopo le circa 4 ore di dibattito (i cui toni hanno spesso richiesto l’intervento del funzionario del governo)”.
LE PROSSIME INIZIATIVE
Sit-in di protesta con conferenza stampa nello spazio antistante la direzione aziendale in via San Luigi Orione il 1 dicembre. Sciopero per 4 ore proclamato per il giorno 8 gennaio (prima data utile per la stringente legge 146/90 che lo regolamenta).
“Metteremo in campo tutto quello che le norme ci consentono e stiamo valutando nuove forme di protesta: sappiamo che altre Unità di produzione stanno andando verso lo scontro. È vergognoso quello che stiamo vivendo ci domandiamo come pensano i dirigenti TUA di avvicinarsi alle gare con questa incapacità gestionale che vede crescere il numero degli amministrativi e sempre più risparmiare sui servizi perdendo in qualità e garanzia del servizio. Ancor più ci chiediamo quale sia il ruolo di Regione Abruzzo e del controllo analogo della stessa più volte interessati dalle Segreterie Regionali delle scriventi.”
