Non resta molto della Locanda del Duca Benedetti, il ristorante di via Vaschiola, a Torrevecchia Teatina, divorato da un inferno di fuoco che non ha lasciato scampo alla struttura praticamente cancellata. Si fa strada la pista dolosa
I vigili del fuoco hanno lavorato fino alle otto del mattino per domare l’ultimo focolaio. I carabinieri della compagnia di Chieti e i tecnici dei pompieri dovranno rintracciare l’origine del rogo: l’ipotesi del cortocircuito all’impianto elettrico rimane sul tavolo, affiancata però da quella dolosa, inevitabilmente suggerita dalla dinamica temporale.
Claudio Benedetti e la moglie Simona Mocanasu, titolari dell’attività, avevano appena lasciato il locale: l’ultima serata prima del grande evento di Capodanno, trascorsa tra musica e clienti affezionati. I due si intrattengono qualche minuto con i dipendenti per i saluti di rito, poi si allontanano. È un collaboratore di un’attività poco distante a lanciare l’allarme: le fiamme sono già alte.
«I danni sono inestimabili, molto pesanti», spiega Benedetti, ancora scosso, che nella vita non è solo ristoratore ma anche investigatore privato, titolare della Italcorp Investigazioni. La stima è pesante. L’impianto elettrico è completamente fuso, i cavi squagliati dal calore, dettaglio che potrebbe avvalorare la tesi del guasto tecnico, ma che da solo non basta a chiudere il caso. I proprietari ribadiscono con fermezza di non aver mai ricevuto minacce o avvertimenti.
