Superbonus: allarme ingegneri, a rischio ricostruzione aree sisma

Si cambia sui bonus edilizi, superbonus compreso. Per i nuovi interventi non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Una stretta del Governo che imprese e associazioni non digeriscono perchè, dicono, rischia di affossare famiglie e imprese

Per i nuovi interventi, non per quelli già avviati, resta solo la strada della detrazione d’imposta. Per il Governo nel mirino non c’è il superbonus ma la cessione dei crediti di imposta, una montagna da 110 miliardi che va gestita. Il decreto, composto da due soli articoli, spegnerebbe l’esperienza avviata da alcuni enti pubblici, Regione Abruzzo compresa, di acquistare i crediti incagliati. Imprese e professionisti, ma anche uffici speciali, attendono di saperne di più soprattutto di capire in che modo la ricostruzione viene inserita.

Nel decreto si stabilisce che i condomini che hanno adottato la delibera assembleare sull’esecuzione dei lavori e hanno presentato la Cila, Comunicazione di Inizio Lavori, potranno ancora cedere all’impresa il credito di imposta e fare operazioni senza costi. Anche per le villette il decreto del Governo salva lo sconto in fattura ma solo per chi ha presentato la Cila. Per le unifamiliari il bonus scende dal 110 al 90. E a poter usufruire dello sconto saranno i nuclei con reddito non superiore ai 15 mila euro.

Al Tg8 il presidente dell’ordine degli ingegneri Pierluigi De Amicis spiega di voler attendere il testo definitivo ma, intanto, si dice “molto preoccupato sia come cittadino che come ingegnere e presidente perché la paura è sempre che si possa interrompere il percorso virtuoso della ricostruzione già iniziato. Ovviamente in merito al cratere si attende di capire ma i primi segnali per il presidente non sono incoraggianti. Il rischio è di affossare davvero tantissime imprese del territorio”. “Sono terrorizzato da questo decreto legge perché mette a rischio la sicurezza sismica, oltre che l’andamento della ricostruzione. Non abbiamo più certezze. Ciò che è in corso d’opera rischia di essere fermato”, così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila, Pierluigi De Amicis commenta l’annuncio dell’uscita del decreto legge che rivede le misure dei bonus edilizi, tra cui il superbonus, per cui non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. In attesa della pubblicazione del testo, gli uffici della Ricostruzione non si esprimono, ma a detta degli ingeneri si profila grande confusione e instabilità, soprattutto gli interventi già avviati e programmati. La scelta del Governo va nell’ottica del contenimento della spesa La cessione dei crediti di imposta avrebbe generato 110 miliardi di euro da coprire. Si parla dell’applicazione di questa misura solo agli interventi ex novo, ma come sottolinea il presidente dell’Ordine “ci sono numerosi abbattimenti di edifici danneggiati, programmati grazie agli incentivi. Se non si riesce a fare quegli abbattimenti, viene compromesso anche il piano di ricostruzione. Esistono numerosi cittadini del cratere che hanno liberato gli immobili per l’abbattimento e si sono caricati l’onere dell’affitto nei tempi di ricostruzione. Ora quegli interventi rischiano il blocco e sarà difficile per loro tornare indietro in case, dove spesso sono stati tolti anche i sanitari. Da cittadino sono preoccupato per il clima di incertezza e da ingegnere sono disperato, da presidente dell’Ordine terrorizzato. Esiste una moltitudine di professionisti, non solo ingegneri, che hanno investito risorse economiche e lavoro per progetti che, attualmente non si sa che fine faranno, la grande
incognita sono gli interventi non conclusi”.