Leonardo Di Loreto, il 27enne trovato senza vita davanti al pc nella sua camera a Roseto degli Abruzzi, sarebbe morto per asfissia. A stabilirlo è stata l’autopsia svolta dall’anatomopatologo Davide Girolami sul corpo del ragazzo che al momento del suo ritrovamento indossava una maschera antigas collegata ad una bomboletta di liquido refrigerante.
Le ipotesi più accreditate, dunque, sono quelle di un gesto volontario o di un gioco erotico poi sfuggito di mano
al ragazzo. Perde consistenza, invece, la suggestione di una sfida social, una cosiddetta challenge. Al momento della morte, infatti, sembra che il computer fosse completamente spento e non in funzione. L’esame medico legale è durato parecchie ore, ma bisognerà ora attendere giorni per avere un rapporto definitivo di quanto riscontrato dai medici sul corpo di Leonardo. Sembra comunque assodato che per il ragazzo sia stato fatale il gas inalato attraverso la maschera. Resta da stabilire però per quale ragione il 27enne stesse respirando quella sostanza, se fosse una decisione autonoma o se, invece, fosse stato spinto da qualcuno a farlo. Al momento il fascicolo aperto dalla Procura
di Teramo, che ipotizza il reato di istigazione al suicidio, resta senza alcun indagato.
