Provincia Teramo: urne aperte per eleggere il presidente. Si vota fino alle 20

Sfida a tre con Piccioni (Tortoreto), Vagnoni (Martinsicuro) e D’Angelo (Valle Castellana). Al voto 613 amministratori. A contendersi la successione a Diego Di Bonaventura, arrivato alla scadenza naturale del mandato, saranno i 3 primi cittadini

La sfida sarà quindi tra due sindaci della stessa area politica e geografica e un amministratore della montagna, di matrice civica ma proveniente dal centrosinistra.  Il Pd ha stretto un patto con Fratelli d’Italia, Azione e l’area che fa capo a Paolo Gatti per sostenere Piccioni, ma sono diverse le defezioni annunciate, con consiglieri e sindaci Dem pronti a sostenere uno degli altri due contendenti. Vagnoni può contare sul sostegno ufficiale di Lega e Forza Italia, ma raccoglierà voti anche in area centrosinistra sia in Vibrata che a Teramo. A sostegno di D’Angelo si è pronunciata Italia Viva e a questa dovrebbero affiancarsi nel voto in favore del sindaco di Valle Castellana anche amministratori di estrazione civica e del centrosinistra.
Ogni amministratore può esprimere una sola preferenza che però avrà un peso diverso. Questo sarà infatti maggiore per i Comuni più grandi. Nel calcolo del cosiddetto voto ponderato, dunque, Teramo avrà l’incidenza più marcata, mentre ai centri minori è attribuito un impatto più contenuto. Lo spoglio è previsto subito dopo la conclusione delle operazioni di voto, per cui l’esito della consultazione si avrà già nel corso della serata. Il nuovo presidente resterà in carica per quattro anni.