Procura di Larino: nuovo fascicolo sulla morte di Andrea Costantini

La Procura di Larino apre nuovo fascicolo sul caso dell’uomo abruzzese trovato morto in una cella frigorifera di un supermercato di Termoli

Lo conferma l’avvocato Piero Lorusso, legale dei genitori di Andrea Costantini, 38enne. Nei giorni scorsi il padre e la madre hanno presentato una denuncia perché, non credendo all’ipotesi del suicidio, chiedono si indaghi anche per omicidio.
L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Marianna Meo.

L’avvocato della famiglia ha formalizzato una serie di richieste: effettuare autopsia e perizia grafologica sul biglietto lasciato dall’uomo, audizione in modalità protetta del figlio minore della coppia. Infine vengono richiesti accertamenti sui sistemi di sicurezza nel supermercato dove il corpo è stato trovato, il sequestro delle immagini riprese dalle telecamere nel negozio e nelle adiacenze, verificando chi è entrato e uscito nelle ore della tragedia, analisi sui segni sul collo, la ricerca di eventuali lesioni da difesa e esami per la ricostruzione della scena del crimine.

“Siamo soddisfatti per decisione della Procura – commenta il legale -. Auspichiamo ora che la magistratura possa disporre l’autopsia e tutti gli altri accertamenti che abbiamo richiesto per fare piena luce su una morte che presenta ancora molti punti oscuri”.

La madre e il padre del 38enne, entrambi abruzzesi residenti a Penne, comune del Pescarese, hanno segnalato “strani segni sul collo dell’uomo che fanno fortemente presumere uno strangolamento”.

In particolare i genitori puntano il dito contro la convivente dell’uomo ipotizzando violenze domestiche da parte della donna che, al momento, non risulta indagata.

“Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura – commenta all’ANSA l’avvocato della donna, Paola Cecchi -. Condividiamo la richiesta di chiarimenti, non siamo affatto contrari. Abbiamo tutti bisogno di chiarimenti. Speriamo che l’inchiesta possa far luce su quanto avvenuto”.