Pescara, stangata natalizia: addio strisce blu gratis sulla riviera

L’autunno della sosta gratuita sulla riviera è appena cominciato ed è già finito: dal primo dicembre parcheggi sulle strisce blu a pagamento. E non solo

L’antica abitudine invernale di parcheggiare gratis sulla riviera forse cambierà presto, basterà mettere mano al portafogli (o alla App). Perché a Pescara tutto cambia, anche i parcheggi: la “città in movimento” si muove sì, ma forse non lo farà più in macchina, visto che comincia a diventare pesante, e non solo per l’impossibilità di trovare un buco per la sosta. Obiettivo raggiunto? Sì, ma..

Ormai si paga in molti posti, forse si pagherà praticamente ovunque. Il sindaco è stato molto chiaro: “Vogliamo incentivare l’uso dei mezzi pubblici”, che di per sé sarebbe pure un intento nobile, se i mezzi funzionassero in perfetto orario e servissero tutte le zone. Purtroppo così non è, di casi ce ne vengono segnalati diversi. Dall’originale transito mono direzione su una strada fortemente urbanizzata come via di Sotto (forse non tutti sanno che il bus numero 5 sale e… scende altrove), alle pensiline “diversificate”, alcune con il moderno display che indica l’orario di arrivo e altre senza tetto né nome, al punto che scendi e ti domandi dove diavolo ti trovi. Poi ci sono i pali con tanto di codice Qr che occorre scannerizzare con il cellulare per sapere se e quando l’autobus arriverà: ma attenzione, forse è già passato e il codice non te lo dice.

Ora però a fare infuriare automobilisti e opposizioni, oltre alla notizia delle strisce blu a pagamento sulla riviera, anticipata da Rete8 già a settembre, c’è anche la delibera che dispone un aumento significativo della tariffa di sosta nell’area di risulta: dagli attuali da 2,5 a 4 euro tondi tondi.

La Giunta Comunale ha deliberato, pare a partire dal primo dicembre, l’aumento delle tariffe per la sosta in tutti i parcheggi delle aree di risulta, dove a causa dei lavori attualmente sono disponibili 1414 stalli a fronte degli oltre 2400 precedenti. Aumenti in vista anche per le nuove aree adottate per sostituire i posti persi a causa dei lavori: via Michelangelo, Corso Vittorio Emanuele, Via Bassani e Pavone e Via Ferrari, qui viene messa a pagamento anche l’ultima porzione rimasta libera, lato monte tra via Aremogna e Via Rigopiano.

A fornire i dettagli della stangata natalizia è stato il Partito democratico, oggi in conferenza stampa, che ha annunciato la richiesta di ritiro della delibera:

“L’aumento non è di poco conto, poiché viene quasi raddoppiato il costo della sosta per l’intera giornata, che passa da 2,50 euro a ben 4 euro, il 60% in più, per tutte le aree citate. Aumenta anche il costo della sosta notturna nelle aree di risulta, che passa da 2 euro a 3 euro. Ad aumentare, di pari passo, è anche il costo degli abbonamenti, che in queste aree passa da 38 euro al mese a 45 euro al mese. Per quanto riguarda gli abbonamenti, gli aumenti colpiscono tutte le aree della città, poiché la sosta mensile passa da 54 euro al mese a 60 euro (+10%). A farne le spese anche i possessori di auto elettriche, circa 2.000 residenti, per i quali viene revocata la sosta gratuita, e viene introdotta la sosta oraria a pagamento, seppur mitigata dalla possibilità di uno sconto del 50% del costo degli abbonamenti.

Non finisce qui: anche il cosiddetto “corridoio verde” appena inaugurato viene messo subito a reddito: in tutta l’area del tribunale infatti, la sosta per l’intera giornata passa da 1,50 euro a 2,50 euro. L’ulteriore novità, una vera e propria rivoluzione, è l’introduzione della sosta oraria a pagamento lungo la riviera nord. Quella che era stata presentata, spiace dirlo, nel silenzio delle organizzazioni di categoria, come una novità limitata solo all’estate, adesso invece viene stabilizzata anche nel resto dell’anno, nel tratto che va dalla Madonnina fino a Via Muzii. La sosta sarà quindi oraria, con le stesse tariffe delle altre zone del quadrilatero centrale.

Il risultato finale di questa manovra è l’ennesimo furto ai danni dei cittadini, dopo i t-red e la messa a pagamento di aree storicamente libere, quali quelle delle riviere. Il paradosso è che proprio adesso che la città è devastata dai cantieri, l’ultimo proprio oggi sulla golena sud, e la principale area di sosta della città, l’area di risulta, è a mezzo servizio per via delle bonifiche in corso, si sceglie di aumentare le tariffe dei parcheggi proprio in quella zona, quasi a sfruttare la scarsità di offerta. Il Comune si comporta effettivamente come gli speculatori: aumentando il costo di un servizio di cui c’è scarsa offerta”.

 

 

Marina Moretti: