Il sindaco Masci ha sospeso quella parte di delibera che aumentava le tariffe del parcheggio nelle aree di risulta da 2.50 a 4 euro rimandandola al 7 gennaio. Decisione comunicata nel corso di una videoconferenza convocata intorno alle 13 dal sindaco con tutte le associazioni di categoria nel corso della quale c’è stato il confronto tra le parti. Resta invariata invece la decisione di rendere a pagamento anche gli stalli sulla riviera pescarese
L’aumento delle tariffe negli stalli blu delle aree di risulta e zone limitrofe non scatterà per le festività natalizie come, invece, annunciato nei giorni scorsi ma dal 7 gennaio. Dunque la notizia è che dal primo dicembre non vi sarà nessun aumento in quelle zone. Se ne parlerà dopo le feste. Sarà bastato questo a rassicurare commercianti e cittadini? A giudicare dalla decisione delle associazioni di categoria di annullare lo sciopero delle insegne, previsto per questa sera, sì: contro il caro parcheggi in centro era stato deciso che all’orario della chiusura i negozi di corso Vittorio e corso Umberto avrebbero spento vetrine e insegne. Protesta a detta delle associazioni solo rimandata a dopo le feste in attesa di una decisione definitiva che lasci invariati i costi dei parcheggi nelle zone del centro città. Inaspettata la videoconferenza indetta intorno alle 13 dal sindaco Masci: tutti convocati, ciascuno dal proprio ufficio o sede di associazione, per un confronto decisionale. Ciascuno ha detto la propria ma certo è che le associazioni avevano una sola e ferma richiesta a quanto pare accolta dal primo cittadino.
“Questa mattina – così Masci- abbiamo incontrato le associazioni di categoria (Casartigiani, Dino Lucente, Claii, Gianluca Luminari e Ascom Abruzzo, Serena Tiberio, Cna Luciano Di Lorito, Confartigianato, Fabrizio Vianale, Confcommercio, Riccardo Padovano e Vincenzina De Santis e Confesercenti, Gianni Taucci) insieme all’assessore alla Mobilità, Adelchi Sulpizio e all’assessore al Commercio, Zaira Zamparelli, per illustrare i contenuti della delibera relativa alle nuove tariffe della sosta, che entrerà in vigore dal primo dicembre 2025. In tale occasione abbiamo voluto chiarire in modo definitivo un punto che negli ultimi giorni ha generato confusione e allarmismi del tutto ingiustificati: l’aumento previsto riguarda esclusivamente il biglietto giornaliero, che passerà da 2,50 euro a 4 euro a partire dal 7 gennaio 2026 nelle seguenti aree: area di risulta (nord e sud), via Ferrari, via Bassani e Pavone, via Michelangelo, una parte di Corso Vittorio Emanuele II (nel tratto compreso tra l’incrocio con via Michelangelo e l’ingresso in piazza della Repubblica) e parcheggio del Bingo”.
“La scelta di posticipare l’aumento ai giorni immediatamente successivi all’Epifania, a seguito di un confronto con la maggioranza, nasce proprio dalla necessità di fare chiarezza e di rispondere alle preoccupazioni derivanti da notizie infondate, circolate tra i commercianti e sui social, alimentate da chi pensa che la confusione generata possa causare malcontento tra le persone e mettere in cattiva luce l’Amministrazione, per cercare di ottenere un improbabile ritorno elettoralistico. È assurdo sentir circolare, infatti, le voci false che la tariffa oraria sarebbe aumentata a 4 euro l’ora, così come fa pensare il fatto che molti commercianti non erano a conoscenza del fatto che gli abbonamenti siano per tutta Pescara a un euro al giorno per i residenti, con l’abbonamento annuale, e due euro al giorno per tutta Pescara e un euro e cinquanta al giorno nell’area di risulta per i non residenti, sempre con l’abbonamento (con il 50% di sconto su tutti gli abbonamenti). Abbiamo ribadito alle associazioni che la tariffa oraria non subirà alcuna variazione e che il nuovo piano prevede, invece, l’introduzione di nuove aree a pagamento, operative dal primo dicembre prossimo. Si tratta di un adeguamento che non era mai stato realizzato, da dieci anni, e che oggi si rende necessario alla luce dei profondi cambiamenti che, in questo arco temporale, hanno interessato la mobilità urbana e la qualità della vita nelle città di tutta Italia e del mondo intero. Pescara sta crescendo sotto ogni punto di vista, in particolare quello turistico. Mantenere e rafforzare questa crescita significa compiere scelte responsabili e lungimiranti. Anche alla luce delle polemiche strumentali che sono state sollevate, abbiamo ritenuto di posticipare l’aumento del costo del parcheggio giornaliero nell’area di risulta e nelle zone limitrofe al 7 gennaio prossimo, per il bene della città che si riempirà di persone nel periodo natalizio grazie alle tante iniziative che stiamo programmando”.
Avrebbero dovuto spegnersi subito dopo la chiusura le vetrine degli esercizi commerciali che avevano aderito alla protesta annunciata dalle sigle del commercio e dell’artigianato pescaresi contro la delibera dell’amministrazione comunale sui parcheggi. L’aumento generalizzato dei prezzi delle aree di sosta a pagamento della città ha da subito preoccupato i commercianti, e non solo. Ieri anche l’Aci, in una nota, aveva espresso le proprie perplessità sull’efficacia del provvedimento, così come la Filcams Cgil, che però ha posto la sua attenzione sui lavoratori del comparto.
La decisione di spegnere le luci era arrivata ieri sera al termine di un incontro tra i rappresentanti dei principali singoli settori (Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) insieme al Comitato Amici di Corso Vittorio. All’incontro che ha deciso la protesta erano presenti per la Cna il presidente e il direttore provinciali, Linda D’Agostino e Luciano Di Lorito; per la Confcommercio il presidente e la vicepresidente provinciale, Riccardo Padovano e Vincenzina De Santis; per la Confartigianato la vicepresidente Barbara Lunelli; per la Confesercenti il direttore provinciale Gianni Taucci; per il Comitato Amici di Corso Vittorio il presidente Antonio Di Giosafat.
Sempre ieri, in una nota, il sindaco di Pescara Carlo Masci aveva ribadito che “le tariffe dei parcheggi a pagamento a Pescara sono tra le più basse d’Italia e che l’obiettivo è la sostenibilità”.
“Di fronte alla pioggia di critiche sulla stangata dei parcheggi, il sindaco Masci prova a superare la nottata senza risolvere alcunché. Dal 1 dicembre entrano comunque in vigore le nuove aree a pagamento sulla riviera nord, in via Arapietra, in via Passolanciano, nel corridoio verde dell’Università, tutte aree fino ad ora gratuite, mentre viene rinviato di poche settimane l’aumento del costo dell’area di risulta che passa da 2,5 a 4 euro. A quando viene rinviato? Alla partenza dei saldi, cioè inizio gennaio. Ci chiediamo se Pescara abbia ancora un assessore al commercio, un assessore agli eventi, se abbia ancora un assessore alla mobilità o se si siano tutti dimenticati delle loro promesse elettorali». Lo affermano i consiglieri comunali della coalizione di centrosinistra guidata da Carlo Costantini. «Bisogna fare chiarezza sulle ragioni di un aumento così forte senza aver messo una sola corsa di autobus in più da gran parte della città, negando il diritto ad una alternativa al mezzo proprio e limitandosi alla via più semplice: aumentare i costi a carico delle famiglie – dicono i consiglieri comunali di Partito Democratico, Radici in comune Alleanza verdi sinistra, Movimento 5 stelle, Lista Costantini Sindaco e Lista Faremo Grande Pescara – e solo gravi problemi finanziari del Comune arriverebbero a giustificare un salasso di queste proporzioni. È necessario dunque fare chiarezza. Rinviare una parte di questa manovra a dopo Natale, facendo comunque un danno enorme alla città ed al suo tessuto economico, è fortemente irresponsabile. Bisogna fare luce e per questo domani in Consiglio comunale chiederemo spiegazioni e soprattutto chiederemo al Consiglio di votare la totale revoca del provvedimento».