Pescara: alberi tagliati, non si placano le polemiche

Non accennano a placarsi le polemiche per il taglio degli alberi in piazza Alessandrini per eseguire i lavori di riqualificazione così come deliberato dalla giunta guidata dal sindaco Masci

Alle dure reazioni dei giorni scorsi, si aggiunge quella di Erika Alessandrini, capogruppo del M5S in consiglio comunale.

“E’ inaccettabile che per riqualificare alcune zone della città vengano abbattuti alberi di pregio di 70/100 anni fa. Il verde pubblico di Pescara viene sacrificato per spendere 100 milioni messi a disposizione dai fondi del Pnrr.  Nei giorni scorsi con una perizia di variante è stato deciso di abbattere altri 7 platani non malati in piazza Alessandrini per motivando la scelta con la necessità di dare  “maggiore” area di lavoro ai mezzi dell’impresa che si sta occupando del consolidamento del vecchio tribunale.”

L’assessore comunale con delega ai Parchi e al Verde Pubblico, Gianni Santilli, al Tg8 ha sottolineato che i platani saranno abbattuti per consentire la sistemazione di pali in cemento del diametro di 50 cm e lunghi 35 metri per realizzare l’intervento di rinforzo della fondazione dell’edificio che ospita il MediaMuseum. Al loro posto saranno ripiantate piante di 5/6 metri di altezza.

Ma il capogruppo del M5S rincalza affermando che molte piante messe a dimora nei diversi angoli della città dove il verde pubblico è stato negato come ad esempio in piazza Sacro Cuore, piazza Garibaldi, lungo la strada parco, in via Pepe, e corso Vittorio Emanuele, non sono state adeguatamente curate ed diverse si sono seccate.

Santilli replica affermando che delle oltre 120 piante messe a dimora lungo corso Vittorio Emanuele soltanto una decina non sono attecchite e l’impresa ha provveduto a sostituirle in due settimane.

“Mentre per il taglio di alcuni pini pericolanti in piazza Alessandrini, verranno ripiantati altri alberi, in numero superiore. Inoltre, alcune piante non sono state tagliate ma semplicemente rimosse in quanto, a seguito di una verifica con gli agronomi comunali, si è deciso di spostarle altrove, in alcune rotatorie cittadine o nei parchi comunali”. L’assessore Santilli ha sottolineato infine che tutte le operazioni sono autorizzate dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio d’Abruzzo.