Al microfono del Tg8 il sindaco Giuseppe Masciulli ribadisce la volontà a dare il suo contributo umano e amministrativo alla vicenda dei bimbi della casa nel bosco offrendo una casa che almeno dal punto di vista dell’abitazione sani le questioni sollevate dal Tribunale. Papà Nathan intanto ha accettato di trascorrere questi giorni difficili, specie di notte, ospite da alcuni amici poco distante dalla casa nel bosco
Una soluzione che potrebbe realizzare l’unico sogno di questa famiglia ossia tornare tutti insieme. Papà Nathan intanto resta chiuso nel suo doloroso silenzio come deciso nei giorni scorsi.
Al via i primi contatti per i lavori al casolare dove vive la ‘famiglia nel bosco’. Secondo quanto si apprende, infatti, il legale della famiglia anglo-australiana, Giovanni Angelucci, si sarebbe affidato ad un professionista di fiducia con il quale ha incontrato il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Palmoli.
L’avvocato avrebbe chiesto indicazioni sulla presentazione del progetto di ampliamento del casolare che prevede non solo la costruzione di un bagno collegato all’abitazione principale ma anche altra tipologia di lavori sull’intera struttura. Non è escluso che una bozza del progetto possa finire nelle carte del ricorso che l’avvocato presenterà entro la scadenza del 29 novembre. Attualmente, il casolare di proprietà della famiglia nel bosco non ha servizi igienici ed è composto da un unico locale. Secondo quanto riferito dal sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, il piano di interventi ad oggi non è stato ancora presentato.
Nathan, il padre inglese dei tre bambini allontanati dal Tribunale dei minori di L’Aquila e trasferiti in una struttura protetta, prosegue il suo ‘silenzio stampa’, annunciato ieri, e non rientra a dormire nel casolare di Palmoli situato nel bosco. E’ ospite di alcuni amici della comunità di neorurali, in un paese vicino il borgo. La decisione dopo una riunione nello scorso fine settimana tra le 30 famiglie che hanno abbracciato uno stile di vita simile al suo nel Vastese. Nel corso dell’incontro sono state lette le motivazioni del giudice sulla decisione di allontanamento dei tre bambini della coppia Nathan e Catherine, tra le quali emerge in maniera negativa la loro esposizione verso i media e gli organi di stampa. Da qui la decisione categorica di non rilasciare altre dichiarazioni. Intanto, da quanto si apprende, i tre bambini seguiti nella casa famiglia stanno bene, come la madre Catherine che è con loro secondo le prescrizioni della magistratura.
