L’Aquila, caos ogni giorno per la chiusura di viale Don Bosco

Un lunedì qualsiasi tra viale Duca degli Abruzzi e viale Don Bosco. Ad un mese dalla chiusura per il cantiere dei sottoservizi la situazione è ancora ingestibile

Ogni giorno, nella zona tra i viali Duca degli Abruzzi e Don Bosco, si vedono scene di ordinaria follia. Viale Don Bosco ormai da circa un mese è chiuso per i lavori dei sottoservizi ma la situazione non è migliorata, anzi. Ai cantieri spesso si somma la maleducazione e la velocità degli automobilisti che non rispettano il semaforo rosso e hanno addirittura danneggiato tutti i secchi dell’immondizia per la raccolta porta a porta presenti. In più, la notte il viale non è illuminato e quindi la situazione si complica, spiegano i residenti.

Con la deviazione su via Pretatti, il traffico di fatto viene spostato su una via che è stretta e a senso unico. Le macchine che vi transitano, racconta una residente, corrono troppo. Ovviamente, ai ben noti problemi, si unisce la drastica riduzione dei posti auto in quell’area e, per chi abita in zona, è diventata un’impresa riuscire a trovare un posteggio nelle immediate vicinanze della propria abitazione.

Le proposte in tal senso sono state tante, per alleggerire la situazione, compresa quella che lanciò il consigliere Alessandro Tomassoni di cambiare momentaneamente il senso di viale Ovidio. Nulla però è stato recepito. Al semaforo verso via Roma le macchine sorpassano creando pericoli e vengono interdette zone dove i lavori inizieranno dopo settimane.

Oltretutto gli automobilisti, esasperati, arrivano a parcheggiare anche all’inizio del marciapiedi scendendo da via Porcinari con il risultato che, se ci sono macchine incolonnate al semaforo sul lato opposto, è praticamente impossibile fare manovra. Anche il cantiere su via Sant’Agnese genera non poche difficoltà.

Detto questo è innegabile che, al momento, il trasferimento dei corsi di Economia a San Basilio perché l’Ateneo ha dovuto accelerare lo spostamento e non per sua volontà (vedi la restituzione dei locali all’istituto penale minorile) abbia creato non poche difficoltà. Gli studenti e i docenti sono aumentati di numero e i posti sono sempre più esigui con parcheggi molto spesso di fortuna e multe sul parabrezza, come hanno già fatto presente molti genitori.

Daniela Rosone: