L’Aquila: 17enne in manette, minacce e botte ad un educatore perché non denunciasse fatti e reati gravi

Con l’ipotesi di estorsione aggravata commessa ai danni di un incaricato di pubblico servizio, un 17enne ospite di una casa famiglia per minori stranieri non accompagnati è stato arrestato dai carabinieri 

Il giovane avrebbe, tra l’altro, minacciato e percosso uno degli educatori della casa famiglia affinché non denunciasse episodi di molestie e soprusi commessi all’interno del centro. Appena qualche settimana fa si è conclusa l’ultima delle operazioni che hanno portato all’arresto di altri minorenni che, con i loro comportamenti, destarono preoccupazione nell’opinione pubblica e anche all’interno delle strutture ospitanti.

“La vicenda che ha coinvolto l’indagato 17enne è espressione di una grave condotta antisociale protrattasi per circa due mesi a partire dallo scorso gennaio- spiegano dal Comando Provinciale Carabinieri L’Aquila – periodo in cui si sarebbero manifestati reiterati delitti che vanno dalle lesioni personali, ai tentativi di rapina, alle minacce nei confronti di coetanei, fino ai reati di resistenza e estorsione nei confronti di un incaricato di un pubblico servizio con funzioni tutorie. Questi ultimi fatti, tra i più gravi delle contestazioni mosse nell’inchiesta, hanno portato la Procura minorile a richiedere la custodia cautelare in carcere disposta, poi, con ordinanza del GIP presso il Tribunale per i minorenni”.

Dopo aver raccolto diverse denunce ed effettuato interventi all’interno della struttura i carabinieri sono riusciti a ricostruire minuziosamente i fatti quindi vagliati dalla magistratura: è così scattato l’arresto del minorenne “come unica possibile soluzione alla problematica”. Il giovane arrestato, da sabato scorso, si trova presso un istituto di pena della capitale dove attenderà l’interrogatorio di garanzia del Giudice per le indagini preliminari.