Ansia per la salute di Papa Francesco. I medici hanno fatto sapere che il pontefice ha avuto una crisi respiratoria di tipo asmatico prolungata, che ha richiesto l’applicazione di ossigeno ad alti flussi. Le analisi del sangue hanno anche evidenziato una piastrinopenia associata a un’anemia, che ha richiesto una trasfusione. Il mondo intero prega per lui, veglie di preghiere anche in Abruzzo
L’ultimo bollettino ha riferito che le condizioni di Bergoglio continuano a essere critiche e la prognosi è riservata. “Trump è stato aggiornato” sulle sue condizioni “preghiamo” per lui, fa sapere la Casa Bianca. Oggi l’Angelus del Papa sarà diffuso solo in forma scritta.
La prognosi che per la prima volta diventa “riservata”. È il bollettino medico diffuso nella tarda serata di ieri a preoccupare più che mai per la salute di Papa Francesco, da nove giorni ricoverato al policlinico Gemelli di Roma. Un comunicato che ha ribaltato le speranze riposte in quel “lieve miglioramento” diffuso venerdì scorso, seppur accompagnato dalla certezza di non essere “fuori pericolo”. Invece, nel giro di poche ore, tutto sembra essersi ribaltato, anche se il pontefice continua a essere vigile. “Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo”.
Instancabile nonostante la malattia, il Santo Padre ieri ha fatto anche alcune nomine. Ha nominato nuovi arcivescovi a Dakar, Senegal (monsignor André Gueye), a Corrientes, Argentina (monsignor José Adolfo Larregain), a Maradi, Niger (il nuovo vescovo è padre Ignatius Anipu). Insomma Francesco non è un Pontefice che se ne sta con le mani in mano o “a mezzo servizio” come qualcuno ha malignato nei giorni scorsi. «Quando ha bisogno, mette i naselli per un po’ di ossigeno, ma sta a respiro spontaneo e si alimenta», aveva rivelato il prof Sergio Alfieri, capo dell’equipe medica che lo ha in cura, prima del peggioramento delle sue condizioni.
Ieri, nel giorno della Festa della Cattedra di San Pietro, fedeli, suore e preti di diversi ordini e congregazioni si sono riuniti nel piazzale all’ingresso del Policlinico Gemelli, intorno alla statua di Giovanni Paolo II, per recitare insieme il rosario «per la salute del Santo Padre Francesco» in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese.
Tutto il mondo prega e attende ultime ore da Roma: persino sui social quella della crisi di ieri del Santo Padre è stata la notizia più commentata e virale. In pochi minuti ogni angolo della terra reagiva: lo hanno fatto leader di nazioni, monarca, capi di altre religioni ma soprattutto la gente semplice.
E la mente di tanti abruzzesi, anch’essi in veglie e gruppi di preghiere, va alla Perdonanza 2022 quando ad aprire la Porta Santa della Basilica di Collemaggio fu proprio Papa Francesco in diretta sulla nostra Rete8.
La visita pastorale di Papa Francesco a L’Aquila il 28 agosto 2022, in occasione della 728^ Perdonanza Celestiniana, è stata un evento di portata storica.
Per la prima volta, in oltre sette secoli di storia, la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio è stata aperta da un Pontefice – Papa Francesco – che ha così decretato L’Aquila capitale della Pace e del Perdono, sulle orme di Papa Celestino V.
Una visita, quella del Santo Padre, che ha richiesto una programmazione fuori dall’ordinario, nei modi e nei tempi.
In questo eccezionale contesto si è distinta l’agenzia L’Aquila Congressi e Comunicazione, alla quale l’Arcidiocesi dell’Aquila ha demandato l’organizzazione dell’evento.
Dalla logistica per l’allestimento di Piazza Duomo a L’Aquila, agli accrediti per la Stampa nazionale, passando per la promozione dell’evento attraverso i Social Media, L’Aquila Congressi e Comunicazione ha garantito una gestione in linea con gli elevati standard richiesti.