Il corpo senza vita di Giuseppe Di Martino è stato ritrovato nella zona di Capo Pecora, sulla costa sud di Arbus nel Cagliaritano. L’architetto di Silvi era stato condannato a 14 anni di reclusione per il parricidio commesso nel 2019
L’omicidio era avvenuto durante una lite con il padre per difendere la madre. Il 52enne era tornato in libertà a metà giugno ed era in vacanza in Sardegna.
Giuseppe Di Martino alloggiava in una struttura ricettiva della zona dove, venerdì scorso, non era rientrato per la notte ed era scattato l’allarme. Le ricerche condotte dei carabinieri di Fluminimaggiore, su disposizione della Prefettura di Cagliari, ha visto impegnati anche i vigili del fuoco, con personale di terra e l’elicottero Drago 148. Sabato scorso prima è stata ritrovata la sua auto e poi il cadavere su un costone roccioso.
Di Martino era tornato in libertà a metà giugno, per scadenza dei termini dell’esecuzione dopo aver scontato sei anni di reclusione per l’omicidio del padre 73enne Giovanni Di Martino, avvenuto per strangolamento nella loro abitazione di Silvi, tra il 13 e il 14 giugno del 2019.
A gennaio dello scorso anno la Corte di Cassazione aveva ‘cassato’ la condanna per omicidio volontario, comminata in primo e secondo grado, rinviando alla Corte d’Assise d’appello di Perugia il processo per la rideterminazione della pena, sulla base del ricorso della difesa dell’architetto che chiedeva che venissero concesse le attenuanti generiche prevalenti sull’aggravante. La condanna d’appello a 21 anni (quella di primo grado era stata a 25) era stata ridotta a 14 anni.