Oggi pomeriggio i legali dei coniugi Catherine Birmingham e Nathan Trevillion depositano il ricorso-reclamo contro la decisione del Tribunale dei Minorenni di L’Aquila. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha detto: “Stiamo facendo accertamenti per capire qual è la situazione”
Riunire la famiglia che vive nel bosco a Palmoli: è l’appello lanciato da più parti e che si concretizza oggi con il deposito del ricorso da parte dei nuovi legali dei coniugi Catherine Birmingham e Nathan Trevillion (nelle foto in alto), gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas (nella foto in basso).

Un reclamo contro l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila che, il 13 novembre scorso, ha sospeso la responsabilità genitoriale del padre e della madre dei tre bambini che vivevano nel casale fatiscente e in una roulotte nel bosco a Palmoli. I bimbi sono stati affidati ad una casa famiglia dove viene ospitata anche la mamma.
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Un ricorso preparato in pochi giorni in vista della scadenza dei termini previsti per il 1° dicembre e che avevamo già annunciato nel Tg8 e sul nostro sito di informazione rete8.it
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Ieri attraverso gli avvocati Femminella e Solinas i coniugi Trevillon hanno inviato un comunicato stampa.
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Una vicenda che sta facendo molto discutere ed è salita alla ribalta dei media internazionali e che, attraverso gli organi di informazione e i social network, è nota ormai anche in Australia e in Nuova Zelanda.
Un caso che continua ad animare il dibattito politico. Nelle ultime ore, rispondendo alle domande dei giornalisti il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha detto: «Ho detto e lo ripeto stiamo facendo degli accertamenti e, naturalmente, agli accertamenti conseguono determinate conclusioni che possono chiudere la vicenda oppure proseguire. Questo ripeto è normale e fisiologico nell’attività del Ministro. Ci tengo a dire che non ho inviato ispettori fino ad ora. Gli accertamenti sono prodromi, poi c’è una valutazione e poi vedremo».
