Teramo: 15 lavoratori non riassorbiti e in protesta. I sindacati chiedono garanzie

Continua la protesta dei 15 lavoratori che non sono stati assorbiti, come previsto dalla clausola sociale, dalla ditta di Roma che si è aggiudicata l’appalto per la cura del verde nei 4 presidi ospedalieri della provincia di Teramo

I sindacati ribadiscono che la clausola sociale esiste e i lavoratori vanno tutelati. ” Ridateci il lavoro” si legge nello striscione appeso dai lavoratori all’ingresso dell’azienda sanitaria locale. I sindacati incontreranno anche il prefetto e, in attesa di risposte da parte della Asl, chiederanno all’azienda un controllo sulla regolarità dell’appalto per verificare quanti lavoratori sono occupati ad Atri, poiché sembrerebbe che ci siano lavoratori esterni alla cooperativa.

Tonino Di Giammartino Segretario Regionale UIL FPL e Alessandro Collevecchio Segretario Generale FAI CISL Abruzzo Molise hanno dichiarato: “La ditta di Roma sostiene di non poter riassorbire perché ha già il proprio personale regolarmente assunto al massimo ne potrebbero assumere la metà, noi diciamo o tutti o nessuno, nel capitolato d’appalto la clausola sociale c’era, si tratta di soldi pubblici e l’obbligo di riassorbire il personale già utilizzato esiste.”

Il direttore generale dell’azienda sanitaria Maurizio Di Giosia ha detto: “La questione non è semplice, una sentenza del Tar dice che non c’è l’obbligo di rispettare la clausola socia comunque ci siamo attivati, abbiamo sollecitato la ditta affinché regolarizzi questi lavori”.