A Teramo il liceo scientifico Einstein di via San Marino verrà abbattuto e ricostruito da zero, nell’ambito di un più ampio progetto della Provincia che mira a realizzare un campus moderno e sostenibile
L’iniziativa coinvolgerà anche l’Iti Alessandrini-Marino e la struttura che un tempo ospitava l’Ipsia, chiusa dopo il sisma del 2016. L’obiettivo è ambizioso: creare un polo dell’istruzione superiore capace di accogliere circa duemila studenti, un luogo unico dove studio, ricerca e socialità possano convivere. Al momento il progetto esecutivo è stato completato, ma mancano ancora i fondi necessari. La Provincia è in attesa dell’apertura di un bando che consenta di ottenere il finanziamento stimato in circa 13 milioni di euro. Il nuovo edificio dell’Einstein sarà realizzato secondo i più avanzati criteri antisismici, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Oltre alle aule e ai laboratori, sono previsti spazi verdi, aree comuni, parcheggi e il restauro della casa del custode.
«Vogliamo costruire un nuovo concetto di scuola», spiega il consigliere provinciale delegato Flavio Bartolini, «un luogo dove oltre alla didattica ci sia spazio per la socializzazione e per l’attività sportiva all’aperto».
Una volta assicurati i finanziamenti e affidati i lavori, la Provincia dovrà affrontare la questione logistica: dove trasferire temporaneamente studenti e personale del liceo Einstein. Tra le ipotesi, il campus della Cona, in attesa che l’ex sede del Delfico, attualmente sotto sequestro, possa tornare disponibile. Il progetto rientra in una visione più ampia di riorganizzazione delle scuole teramane. Il nuovo campus sarà infatti collegato agli altri istituti tramite un percorso pedonale coperto, pensato per mettere in rete le diverse realtà educative della zona.
