Anche quest’anno, pranzo di Natale presso la Casa Circondariale di Castrogno. “L’AltrA Cucina per un pranzo d’Amore” arriva il 18 Dicembre per il terzo anno consecutivo a Teramo, accolto con gioia dalla Direttrice Dott.ssa Maria Lucia Avantaggiato che quest’anno dona questa opportunità alla sezione femminile.
Questa iniziativa è la più attesa in Italia, in oltre 50 istituti penitenziari per iniziativa della Prison Fellowship Italia, del Rinnovamento dello Spirito Santo e con il patrocinio del Ministero della Giustizia.
“L’AltrA Cucina per un pranzo d’Amore si legge nella nota – è una occasione per ricordarci che Gesù è nato e ci ha amati, uno ad uno, nessuno escluso; e che qualsiasi errore commesso da una persona, non annulla la sua dignità. Tutto questo viene testimoniato innanzitutto dai responsabili della Casa Circondariale di Castrogno: dalla Direttrice Dott.ssa Avantaggiato, in primis, ma anche dall’Ispettore Dott. Valiante e dalla Responsabile dell’area educativa Dott.ssa Boccia per la cura e l’attenzione: con attenta vigilanza si rendono disponibili verso i volontari della Comunità Emmaus di Teramo affinché tutto sia organizzato perfettamente insieme al personale della Polizia Penitenziaria.”
Lo chef che generosamente offre il pranzo quest’anno è Davide Pezzuto che ha espresso la volontà anche di donare almeno un primo piatto agli oltre 450 ospiti della Casa Circondariale che rimarranno in cella: e così il profumo del Natale davvero coinvolgerà tutti. Saranno presenti Roppoppò il grande cantastorie abruzzese che con la sua allegria renderà ancor più gioiosa la giornata; la Dott.ssa Lisa Di Giovanni, giornalista, scrittrice e partner di Prison Fellowship Italia; e Alessia Piperno, travel blogger che, proprio in uno dei suoi viaggi, ha vissuto per errore l’esperienza del carcere a Teheran, in Iran, vivendo le terribili condizioni di prigionia in quei posti e che oggi racconta anche nei suoi libri.
“Vogliamo augurare a tutti che in questo Natale, grazie alla iniziativa dell’Altra Cucina per un pranzo d’Amore, sia all’interno della Casa Circondariale, sia nella intera città di Teramo, ogni persona possa sentire che le parole di Gesù sono proprio per tutti”
