Tra le polemiche, nel corso del consiglio comunale di ieri, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ha lanciato l’allarme riguardo la situazione del Mote

La società, al 49% del Comune, gestiva i rifiuti dell’entroterra, ora è sotto la guida del Tribunale per i conti in rosso e un debito da 5 milioni di euro. Per questo l’amministrazione ha avviato già da tempo un’operazione di aggregazione del MoTe alla TeAm. Intanto, tra le due società è stato stipulato un contratto di accordo che permette alla TeAm di svolgere attività di raccolta rifiuti nei Comuni montani.

Il primo cittadino di Teramo ha richiamato l’attenzione degli altri Comuni coinvolti, auspicando un’aggregazione trasversale nel processo di fusione, ma ha chiosato affermando che ad oggi non stanno emergendo le condizioni necessarie per l’aggregazione TeAm-Mote.