Teramo, Lady Coumadin tenta il suicidio in carcere. Salvata dalle guardie

Era balzata alle cronache locali per aver tentato di uccidere il marito con un farmaco. Condannata per tentato omicidio era stata rinchiusa in carcere. Ieri sera ha tentato il suicidio in carcere.

Ed è proprio nella sua cella della Casa circondariale di Teramo che ieri sera poco dopo le 22 Daniela Lo Russa ha tentato di togliersi la vita inalando del gas da una bomboletta tipo camping in uso alla popolazione detenuta per riscaldare le vivande. La donna ha corso seriamente il rischio di perdere la vita se le agenti di polizia penitenziaria di servizio immediatamente accorse non le avessero strappato la busta di plastica che si era legato al collo con all’interno la bomboletta di gas aperta.

Secondo quanto riferito in una nota da Giuseppe Pallini, Segretario provinciale del Sappe, “Considerato l’ora in cui ha posto in essere il tentativo di suicidio è il comportamento tenuto successivamente all’intervento del medico del carcere prima e ospedale poi, tutto lascia pensare che si sia trattato di una messinscena per cercare di essere posta in libertà”.

Pallini evidenzia la professionalità del personale di polizia penitenziaria femminile che con gran tempismo ha evitato che una bravata si potesse trasformare in tragedia. A loro, conclude il Segretario provinciale, va il plauso e l’incondizionata stima del Sappe di Teramo. Pallini auspica che il Comandante Livio Recchiuti proponga per le agenti penitenziarie che hanno salvato la detenuta il dovuto riconoscimento premiale.

Per il segretario generale del SAPPE Donato Capece: “Questa è la Polizia Penitenziaria pronta ad agire con gli altri operatori e con gli stessi detenuti, come in tale evento critico al carcere di Teramo, per tutelare la vita dei ristretti. Questa è comunità, ma nel rispetto dei difficili ruoli che ognuno viene chiamato a svolgere per la propria parte di competenza. L’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione delle poliziotte, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 180mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Questo è quel che fanno tutti i giorni le donne e gli uomini del Corpo: salvare la vita ai detenuti che tentato di togliersi la vita in cella”.