La sala Ipogea di piazza Garibaldi a Teramo torna finalmente ad aprirsi al pubblico. La data scelta non è casuale: il 26 settembre, in concomitanza con l’avvio del Festival Humus, la città potrà riappropriarsi di uno spazio rimasto troppo a lungo inaccessibile
L’area sottostante è stata oggetto di un complesso intervento di sistemazione dopo anni di infiltrazioni che l’avevano resa inutilizzabile. Il percorso per arrivare a questo traguardo non è stato semplice. Dopo un lungo stop ai cantieri, l’approvazione di una perizia di variante, il ricalcolo dei costi e la revisione del progetto, i lavori di riqualificazione si sono chiusi con oltre un anno di ritardo rispetto alla ripresa del cantiere, avvenuta nell’aprile 2024. Due i nodi che hanno imposto modifiche sostanziali: la necessità di intervenire sulle condutture idriche, con opere di impermeabilizzazione realizzate in collaborazione con Ruzzo Reti, e la scoperta, durante le lavorazioni, del grave degrado degli impianti superficiali della piazza, che ha reso inevitabile la loro sostituzione integrale. Interventi che hanno assorbito l’intero finanziamento del PNRR Pnc sisma destinato al comparto, pari a 1,3 milioni di euro.
La riapertura dell’Ipogeo, dunque, rappresenta un passaggio simbolico: un ritorno alla fruizione di uno spazio centrale per la città, atteso da anni.