Con la riapertura dell’anno scolastico è stato ufficialmente inaugurato a Teramo il nuovo polo Luca Tancredi
Il Tancredi riunisce scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. L’edificio, conosciuto in passato come Fornaci-Cona, è stato oggetto di un intervento radicale di demolizione e ricostruzione, completato in tempi record: appena 199 giorni di cantiere.
Un’opera dal valore strategico per la città e per tutto il cratere sismico, realizzata grazie alla collaborazione tra Comune, struttura commissariale e Ufficio Scolastico Regionale. L’investimento complessivo è di 2,9 milioni di euro, di cui oltre 2,2 destinati ai lavori. L’obiettivo, rispettato nei tempi, era garantire l’avvio delle lezioni già a settembre, dando una risposta concreta alla comunità scolastica. Al momento restano da ultimare alcuni dettagli – come la posa dell’ascensore, la definizione dell’accesso alla scuola dell’infanzia sul lato nord-ovest, la protezione dell’area archeologica e alcune rifiniture interne – interventi comunque compatibili con l’attività didattica e destinati a concludersi entro novembre.
Il nuovo plesso accoglie circa 280 alunni, fino allo scorso anno trasferiti al Forti, e si inserisce nel più ampio piano di ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma. Ma il progetto non si ferma qui: in autunno è atteso il via libera al finanziamento del secondo lotto, che prevede la sopraelevazione dell’edificio con nuove aule e laboratori, la realizzazione di un refettorio al piano terra e la costruzione di una palestra a servizio degli studenti.
“Oggi andiamo a restituire questo spazio scolastico all’istituto Teramo 5 e a tutta la città, vincendo quello che era una sfida ambiziosa: ricostruire l’edificio in appena sei mesi, in tempo per la ripresa dell’attività didattica – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – una sfida che ha dimostrato come in presenza di misure speciali, con la collaborazione della struttura commissariale e l’USR, anche gli obiettivi più ambiziosi possono essere raggiunti.
Si tratta di un intervento che ho voluto fortemente, su una scuola che nel 2017 e nel 2018 non era stata inserita nel processo di ricostruzione e che ho voluto espressamente recuperare e riconsegnare al quartiere della Cona e all’intera città trasformandola in un vero e proprio polo scolastico a servizio della comunità. Inaugurare oggi questa scuola, in un tempo in cui in molte parti del mondo a milioni di bambini viene portato via il diritto all’istruzione, assume un significato ancora più importante. Perché la scuola, come ho detto agli studenti nel mio saluto di inizio anno, è vita. E noi oggi, con questa nuova scuola, andiamo a inaugurare non solo un edificio ma un nuovo percorso per tutte quelle bambine e quei bambini che riempiranno queste aule”.
