Teramo: il Comune acquista l’ex sede della Banca d’Italia

Siglata a Teramo la vendita dell’edificio in via Carducci 33, ex sede della Banca d’Italia e, dal 2017, ubicazione provvisoria del municipio

Il contratto di vendita è stato sottoscritto tra il sindaco Gianguido D’Alberto e il direttore della sede dell’Aquila della Banca d’Italia, Mario Sica. L’edificio di sei piani dal 2017 ospita la sede provvisoria del municipio, vista l’inagibilità del Palazzo di città di piazza Orsini. L’acquisizione al patrimonio comunale è stata ratificata al costo di 1,35 milioni di euro, che il Comune pagherà con un mutuo ventennale. Il rateo mensile, di circa 90mila euro, equivale all’attuale impegno economico per l’affitto.

L’edificio, sito nel centro storico della città di Teramo, tra via Carducci, via d’Annunzio e via Paladini, è caratteristico per essere stato uno dei primi palazzi costruiti a Teramo, tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo. È dotato di cemento armato per le strutture portanti e solai misti in laterizio e cemento armato.

Vincolato dalla Soprintendenza come edificio di interesse culturale, fu progettato dall’architetto Antonio Gorgoretti e realizzato, nel 1922, dall’impresa Tombari di Roma. Il prospetto principale è caratterizzato da un importante apparato decorativo a rilievo, ispirato a motivi neoclassici e liberty. In origine, l’interno dei piani era arredato interamente in legno e ospitava gli uffici della Banca d’Italia, con i saloni per il pubblico, le casse al piano rialzato e gli uffici amministrativi e di direzione da secondo in poi. Subì una prima ristrutturazione alla fine degli anni ’70, per essere allestito con più moderni infissi in acciaio e vetro ed essere dotato, nel piano seminterrato, di una camera blindata utilizzata per il deposito del denaro contante e dei titoli.

Marina Moretti: