Teramo: dubbi e domande sull’autovelox fisso

L’associazione Robin Hood Konsumer interviene sull’autovelox fisso all’ingresso della galleria Piancarani in direzione Teramo

L’associazione solleva dubbi e domande in merito a legittimità e utilità dello strumento di rilevazione posizionato al km 6+690 della SP 3.

A fronte del crescente numero di multe elevate in quel tratto stradale, l’associazione, da sempre impegnata nella tutela dei consumatori e degli automobilisti, chiede chiarimenti alle autorità competenti, in particolare sottolineando l’anomalia nella gestione dei limiti di velocità:

“Come mai – si legge in una nota – su una strada principale extraurbana, dove per legge il limite previsto è di 100 km/h e che non attraversa centri abitati, il limite è stato ridotto da 90 a 70 km/h? Qual è la logica dietro questa scelta?”

Un’altra perplessità riguarda l’efficacia del dispositivo in termini di sicurezza stradale. Secondo l’associazione, infatti, il tratto interessato non risulta storicamente soggetto a un alto tasso di incidenti, per questo si domanda quale reale contributo alla sicurezza apporti l’autovelox in quella posizione.

Robin Hood Konsumer ricorda inoltre agli automobilisti che, in caso di multa con decurtazione di punti dalla patente, è obbligatorio compilare e inviare il modulo allegato – o richiederlo se assente – per dichiarare chi era alla guida. La mancata comunicazione dei dati del conducente entro i termini di legge non comporta la perdita dei punti, ma prevede una sanzione amministrativa aggiuntiva da 291 a 1.166 euro.

Il recente stop imposto dal ministro Matteo Salvini all’entrata in vigore delle nuove norme sugli autovelox ha riacceso il dibattito sulla gestione dei dispositivi e sulla loro funzione reale. In questo contesto, l’associazione rilancia un ulteriore tema: la destinazione dei proventi delle sanzioni.

“Secondo l’articolo 208 del Codice della Strada – ricordano – le somme incassate devono essere reinvestite nella sicurezza stradale e nella manutenzione delle infrastrutture. Eppure, proprio qualche chilometro dopo l’autovelox, in direzione Garrufo, il fondo stradale presenta evidenti avvallamenti e sconnessioni che richiedono interventi urgenti”.

 

Marina Moretti: