Teramo, case via Balzarini: botta e risposta tra inquilini e Ater

A Teramo botta e risposta tra l’Ater e gli inquilini sfollati per il sisma e assegnatari della case senza riscaldamento situate in via Balzarini, a Colleparco

Sono 12 le famiglie che, dopo il terremoto del 2016, hanno ricevuto in assegnazione le abitazioni di via Balzarini, purtroppo senza impianti di riscaldamento efficienti e completamente funzionanti.

La case hanno anche altre criticità dall’assenza di serrande e di corrimano, all’umidità in risalita dai garage. Condizioni di vita difficili, che sicuramente gli inquilini non si aspettavano di trovare quando hanno rinunciato al contributo di autonoma sistemazione optando per l’assegnazione di una casa, in attesa del recupero della propria.

In un articolo pubblicato sul quotidiano il Centro si legge, tra l’altro, anche il racconto di una delle persone che vivono in via Balzarini:

“La signora Elisabetta ricorda inoltre che da quattro anni i genitori hanno dovuto rinunciare al Cas (Contributo di autonoma sistemazione) in cambio dell’alloggio in via Balzarini: «Loro non lo percepiscono più perché hanno scelto di andare ad abitare li, dicendo che sarebbe stata una zona servita e bellissima. Invece mia madre è caduta tre volte, la signora al piano di sopra è allettata sempre per lo stesso motivo, mio padre con l’ossigeno perché non potrebbe fare le scale: ci hanno tolto tutto ma abbiamo ancora una dignità», conclude Elisabetta.”

Pronta la replica dell’Ater Teramo, arrivata tramite una nota firmata dal presidente Alfredo Grotta:

“L’ennesimo articolo sulla condizione degli inquilini, infatti, mi costringe a ricordare, in primis, come gli alloggi SMEA di via Balzarini non siano stati realizzati da ATER, ma messi a disposizione dell’Azienda solo dopo il sisma 2016, come soluzione emergenziale. Da quando questo Consiglio d’Amministrazione si è insediato, quella situazione viene con grande attenzione, essendo la nuova governance non solo pienamente a conoscenza delle problematiche presenti nell’edificio, ma anche di come queste incidano sulla qualità della vita dei residenti.
Per noi, via Balzarini non è mai stata e non sarà mai una questione stagionale, un problema da affrontare solo per evitare che una famiglia resti “al freddo”, ma una criticità da affrontare in modo strutturale e da risolvere, una volta per tutte. Per questo motivo, già da tempo avevo rappresentato al Comune – anche in via informale – la necessità di avviare un percorso di ricollocazione temporanea dei nuclei che vi abitano. La scorsa settimana, inoltre, ho formalizzato questa proposta con una nota ufficiale, oggi al vaglio degli stessi uffici comunali, nella quale ventilo la possibilità di destinare una quota degli alloggi che rientreranno nella disponibilità di ATER nelle prossime settimane, proprio ai nuclei familiari oggi residenti in via Balzarini, che potranno così trovare una diversa e migliore collocazione.
La ricostruzione delle abitazioni originarie è in corso, e stiamo accelerando tutte le procedure utili per consentire il rientro nel minor tempo possibile.
Per dovere di verità, è giusto però anche chiarire che, essendo quegli alloggi concessi in comodato d’uso gratuito, le utenze private – compreso il riscaldamento – sono a carico degli inquilini, come previsto dalla normativa vigente”.