Teramo, Asp1: sindacati e Regione a confronto su fondi e accreditamenti

Dietro i numeri e le procedure amministrative si gioca una partita cruciale per il futuro delle case di riposo pubbliche dell’Asp1 di Teramo

Il confronto tra i sindacati e la Regione, rappresentata dall’assessore Roberto Santangelo, ruota intorno a due nodi centrali: l’accreditamento dei nuovi posti letto e l’effettiva erogazione dei fondi regionali, fermi a metà del percorso. Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl chiedono di chiudere definitivamente una crisi “perenne” che da anni logora le strutture e i lavoratori.

«È ora di mettere la parola fine a una situazione di incertezza che dura da troppo tempo – affermano –. Dopo oltre dieci anni i lavoratori hanno ritrovato una stabilità retributiva: ora servono fatti».

Le sigle sindacali sollecitano la Regione a completare il percorso di accreditamento e a procedere con l’erogazione dei fondi già stanziati: due milioni di euro sui quattro totali previsti.

«Non possiamo permettere che la lentezza burocratica apra la strada a una privatizzazione delle case di riposo pubbliche della provincia», avvertono auspicando  che il prossimo tavolo con gli assessori Santangelo, Verì e Quaglieri segni una svolta definitiva: «Ci aspettiamo decisioni chiare per garantire il futuro dell’ente e la tutela dei lavoratori».

Sulla vicenda è intervenuta anche l’Ugl Salute, che ha incontrato l’assessore Santangelo.

«È in corso la verifica delle rendicontazioni presentate dall’Asp1, passaggio indispensabile per sbloccare i finanziamenti regionali», ha riferito il segretario regionale Stefano Matteucci.

Resta però irrisolto il nodo del debito dell’ente, aggravato da diversi decreti ingiuntivi esecutivi. L’Ugl segnala inoltre di non aver ricevuto risposta alla propria richiesta di accesso agli atti, “nonostante le sollecitazioni della Regione e l’intervento del difensore civico”.

Nel tavolo congiunto previsto per la prossima settimana, il sindacato chiederà al commissario dell’Asp1, Roberto Canzio, di relazionare sulla gestione finanziaria degli ultimi anni.

«È tempo di fare chiarezza – conclude Matteucci – e di garantire rispetto ai lavoratori, agli ospiti e alle regole della buona amministrazione».

Federico Di Luigi: