Teramo Ambiente e Mo.Te verso la fusione

Verso l’aggregazione, passando per un affitto d’azienda: è il percorso che sta valutando la Te.Am per la fusione con la Mo.Te prevista nel piano industriale

La Mo.Te, società di rifiuti dell’entroterra, è alle prese con dei maxi debiti transitati anche in tribunale. Ieri si è riunito il Cda della Te.Am, tra i temi all’ordine del giorno anche quello relativo alla gestione della futura fusione.

L’operazione deve fare i conti con molti aspetti e numerose variabili, occorre soppesare costi e benefici in termini economici di servizi e di personale.

L’ipotesi dell’affitto d’azienda permetterebbe di affrontare una transazione graduale, consentendo però di non dilatare troppo i tempi. L’affitto dovrebbe dare la possibilità a Te.Am di effettuare servizi anche nei territori di Mo.Te, fintanto che gli aspetti economici, amministrativi e legali dell’aggregazione non saranno determinati in ogni dettaglio.

Per l’aggregazione vera e propria, trattandosi di società in house, serve l’ok non solo del Consiglio comunale di Teramo, ma anche di tutti quelli dei comuni del Mo.Te.

Cauto ma fiducioso il presidente della Team Sergio Saccomandi che sulle pagine del quotidiano il Centro si è espresso così:

“Il faro è la fusione, anzi l’aggregazione. L’affitto d’azienda potrebbe essere un modo per traghettare verso quell’obiettivo, ma le valutazioni da fare sono tante a partire dal confronto con Mo.Te, società che ha una situazione davvero complessa”.

Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee di Mo.Te e Teramo Ambiente (Te.Am), passi importanti per portare a definizione un iter che dura da sei anni.

Marina Moretti: