Teramo, al via la stagione congressuale della UIL Abruzzo: al centro il futuro del lavoro e la sfida dell’automotive

Si è aperta da Teramo la nuova stagione congressuale della UIL Abruzzo, con una giornata di confronto e partecipazione che ha riunito dirigenti sindacali, delegati e rappresentanti istituzionali

Un confronto tra istituzioni e parti sociali in Abruzzo è stato chiesto dal consiglio confederale regionale di Uil Abruzzo, riunito a Teramo al Park Hotel Sporting, alla presenza del segretario organizzativo nazionale Emanuele Ronzoni e dei delegati sindacali. In cima alla lista delle priorità da discutere, per la Uil, ci sono temi come quelli dell’emergenza della sanità pubblica regionale, della sicurezza sul lavoro, delle nuove politiche industriali a sostegno dell’apparato produttivo e del relativo indirizzo finanziario legato alla programmazione dei fondi strutturali europei di questo decennio. “Nella sanità pubblica – fa sapere il sindacato – bisogna individuare le soluzioni corrette per una inversione di tendenza del sistema”, se è vero che il comparto è al 18esimo posto in Italia nei livelli essenziali di assistenza o visto “il continuo ricorso degli abruzzesi alla mobilità passiva verso altre regioni (per una spesa complessiva nell’anno 2022 di 104,1 milioni di euro) e l’avanzata della sanità privata che ha raggiunto il 43,9% del valore totale del servizio sanitario regionale”.

Secondo la Uil non sono poi più rinviabili “i temi della riduzione dei costi indiretti, dell’espressione di una Asl unica regionale, dell’aumento del personale sanitario, medici, infermieri e paramedici da dislocare sulla sanità territoriale e negli ospedali, dello sviluppo reale della sanità territoriale attraverso il concreto avvio delle case della salute, soprattutto in quella parte interna dell’Abruzzo già svantaggiata”. Analogo ragionamento in tema di sicurezza sul lavoro. “Il quadro è preoccupante – hanno sostenuto durante il consiglio confederale -, con 13 vittime da gennaio ad agosto 2025 e con 7.744 infortuni su tutto il territorio regionale. Non possiamo altresì ignorare il triste primato nazionale, secondo Open Data Inail, sul netto peggioramento di denunce di malattie professionali che segnano un aumento del 17,3% in un solo anno,
passando dalle 4.950 del 2024 alle 5.806 del 2025. Carente, inoltre, è il sistema di vigilanza e controllo, con meno di 200 ispettori rispetto al totale di 41.850 aziende”. L’incontro sindacale di Teramo pone l’attenzione anche sulle politiche industriali e sui fondi strutturali europei, ribadendo che “il tessuto industriale abruzzese attraversa un periodo di forte incertezza, la crisi dell’automotive e la mancanza di
programmazione in termini di riconversione industriale, ad oggi mettono in discussione il primo asset strategico della regione”.

«Il futuro dell’automotive non può passare solo per l’innovazione tecnologica – ha sottolineato Emanuele Ronzoni – ma deve fondarsi su una transizione giusta, capace di garantire occupazione stabile e qualificata. L’Abruzzo, con la sua filiera produttiva, deve essere protagonista e non vittima di questo cambiamento»

“Vogliamo rafforzare la nostra azione nei territori – ha dichiarato Michele Lombardo – offrendo ai lavoratori più servizi, più ascolto e più rappresentanza. La nuova sede di Teramo è il simbolo concreto di questo impegno».

Federico Di Luigi: