Il Comune di Teramo ha affidato temporaneamente, dal 6 maggio, la gestione dello stadio Gaetano Bonolis alla Teramo Ambiente (Te.Am.), in attesa del nuovo bando pubblico per la gestione dell’impianto
La decisione, presa a seguito della scadenza del contratto con la precedente società Soleia, prevede un periodo massimo di sei mesi durante il quale la Te.Am. – società partecipata dal Comune – curerà la struttura con un risparmio del 25% sui costi attuali. L’amministrazione, con il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore allo Sport Alessandra Ferri, ha motivato la scelta come “un atto di responsabilità per garantire la continuità della gestione, valorizzando una realtà in house e in attesa della nuova gara per l’affidamento”.
Ma la decisione ha sollevato forti polemiche. A guidare il fronte critico è il gruppo consiliare di Azione. Il capogruppo Alessio D’Egidio e la segretaria cittadina Simona Mazzilli attaccano duramente la giunta, parlando di «scelta profondamente sbagliata, figlia dell’improvvisazione». Secondo i due esponenti del partito, la Te.Am., nata per la gestione del verde e dei rifiuti, «non ha le competenze per gestire un impianto sportivo complesso come il Bonolis», e la decisione «dimostra la totale mancanza di priorità di un’amministrazione che si dedica allo stadio mentre la città si svuota e affonda». Azione contesta anche la gestione della fase precedente, denunciando come «superficiale e dannoso» l’accordo transattivo con Soleia, e paventa ora un buco potenziale di oltre 3 milioni e mezzo di euro a causa della rinuncia alla gestione commerciale da parte della società dell’ingegner Iachini. «È la tempesta perfetta che avevamo previsto – concludono – e che si è puntualmente abbattuta sulle finanze comunali. I costi delle scelte sbagliate ricadranno tutti sui cittadini e sulle future amministrazioni, mentre mancano visione e strategia per il futuro della città».