“Taglia Spiagge Libere” nel Milleproroghe: “Un pacco dono a Pescara in barba al Piano Demaniale Marittimo Regionale”

Un giudizio estremamente critico nei confronti della norma sul “taglia spiagge libere”, inserito nella Legge Milleproroghe approvata dal Consiglio Regionale, giunge dagli ambientalisti che parlano di pacco dono per i balneari pescaresi in barba al Piano Demaniale Marittimo Regionale e danni in ambito ambientale e sociale.

Il Piano Demaniale Marittimo Regionale impone, ai Comuni Abruzzesi che si affacciano sul mare, un minimo di 20% di spiagge libere, l’unico Comune a non rispettare questo indice Pescara, con poco più del 10% di spiagge libere presenti sui circa 7 chilometri di costa. In vista dei nuovi bandi per le concessioni, un emendamento proposto dal capogruppo della Lega Vincenzo D’Incecco, approvato all’interno della Legge Milleproroghe, in Consiglio Regionale mette a riparo dall’obbligo di adeguamento, consentendo al capoluogo adriatico, ma soprattutto a una decina di concessioni, di poter aggirare questa norma grazie a quella che ha il sapore di una vera e propria sanatoria. Una sorta di pacco dono per Pescara e balneari pescaresi, ma anche un provvedimento sbagliato, secondo gli ambientalisti, non solo per la disparità di trattamento con gli altri comuni costieri, ma che arreca danni enormi sia sotto il profilo ambientale che sociale:

“Intanto questa sanatoria evidenzia anomalie procedurali – spiega Augusto De Sanctis del Forum H2O – perché sarebbe dovuta passare al vaglio della Valutazione Ambientale Strategica, ma poi impedisce, sotto il profilo ambientale, la formzione di dune fondamentali per la tutela delle spiagge stesse, e sotto il profilo sociale diminuisce di molto lo spazio a disposizione di tutta quei cittadini che non possono permettersi di affittare gli ombrelloni e hanno nelle spiagge libere l’unica opportunità per godersi, d’estate, una serena giornata al mare.”

IL SERVIZIO DEL TG8

Luca Pompei: