Sulmona: il Corridoio Tirreno-Adriatico per lo sviluppo

Il Corridoio Tirreno-Adriatico come opportunità di sviluppo è stato l’oggetto di un affollato incontro che si è tenuto al Comune di Sulmona.

Dall’occasione è scaturito un documento, firmato dal sindaco Annamaria Casini a nome anche dei colleghi del territorio, da inviare al Ministero per chiedere di avviare, entro la data di revisione dei Corridoi europei dei trasporti (Ten-T), l’iter per il riconoscimento di un Corridoio intermodale Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona- Ploce. In questo ambito si sollecitano le azioni necessarie per l’ammodernamento della ferrovia Pescara-Roma, a sostegno dello sviluppo dei trasporti intermodali tra Tirreno e Adriatico, e quelle a supporto della richiesta di governance unica dei porti del Lazio e dell’Abruzzo, presentata congiuntamente al MIT il 20 ottobre 2016 (condizione che favorisce l’inserimento del Corridoio nella rete Ten-T).

 

“Questo – dice il sindaco Annamaria Casini – nella convinzione che l’Abruzzo, per la sua posizione geografica strategica di ponte tra il Tirreno e l’Adriatico, possa legittimamente aspirare ad un ruolo importante nel contesto europeo, auspicando che il Ministro prenda l’iniziativa per inserire funzionalmente nel piano di revisione delle reti Ten-T il corridoio logistico trasversale trans-europeo, così da dare impulso e valore alle produzioni delle nostre aree produttive, facilitarne le esportazioni e creare nuova e buona occupazione”.

 

All’incontro, moderato da Pierluigi Landini, docente dell’Università d’Annunzio, hanno partecipato gli esperti di Portualità e Logistica Euclide Di Pretoro e Antonio Nervegna. Presenti anche il vescovo Michele Fusco, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’assessore di Avezzano Emilio Cipolloni, il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, i sindaci del territorio e della provincia aquilana, il sottosegretario della Regione Umberto De Annuntiis, il consigliere regionale Sara Marcozzi, le organizzazioni sindacali regionali, Confindustria, le associazioni datoriali e di categoria e le autorità militari.

 

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Marina Moretti: