Sulmona: i lavoratori del Cogesa verso lo stato di agitazione

Vanno verso lo stato di agitazione gli oltre 200 lavoratori del Cogesa, la società di Sulmona che gestisce il ciclo dei rifiuti in 67 comuni

I lavoratori, riuniti ieri in assemblea unitaria convocata da Cgil, Uil, Fiadel e Ugl, hanno deciso che sarà proclamato lo stato di agitazione. I sindacati chiederanno al prefetto la convocazione urgente delle parti per istituzionalizzare un confronto sull’incerto futuro della società.

Al centro della discussione la decisione del Comune di Sulmona, socio di maggioranza del Cogesa, la società che gestisce i rifiuti tra la valle Peligna, l’Alto Sangro e l’Aquilano, di non mantenere il servizio in house ma di avviare una gara pubblica europea per l’affidamento.

“Una scelta che mette a rischio un po’ tutto – ha dichiarato all’ANSA il segretario generale della funzione pubblica Cgil della provincia dell’Aquila, Anthony Pasqualone -. Si andrebbe verso la privatizzazione di un servizio pubblico essenziale, finora gestito da una società a totale capitale pubblico. Ora proprio il socio di maggioranza decide di non affidare più alla propria società la gestione del servizio. E non è chiaro se la scelta riguardi solo la raccolta o l’intero ciclo integrato dei rifiuti”.

I sindacati chiedono chiarimenti anche sul piano della tutela occupazionale:

“Questo scenario merita approfondimenti non solo sulla qualità del servizio che sarà erogato, ma anche sulle ricadute per le lavoratrici e i lavoratori. – ha ribadito Pasqualone – I dipendenti sono più che preoccupati, e questa mattina in assemblea si è ulteriormente avvertito. Da mesi chiediamo incontri con Comune, Cogesa e Agir, ma senza risposta”.

Quanto alle affermazioni del sindaco di Sulmona, secondo cui la gara sarebbe “l’unica via percorribile”, i sindacati replicano: “Non possiamo né confermare né smentire, finché non ci sarà un confronto istituzionale con documentazione chiara. Al momento non ci sono stati forniti atti ufficiali.

 

Marina Moretti: