Sulmona, i 100 anni di Gilberto Malvestuto ufficiale della Brigata Maiella

“Buon compleanno Gilberto! Sono auguri speciali quelli che rivolgo oggi, a nome mio, dell’amministrazione e dell’intera Città di Sulmona a Gilberto Malvestuto, ultimo degli ufficiali della storica Brigata Maiella, per i suoi cento anni”.

Un traguardo importante, per un uomo che ha fatto la storia, che ha difeso i valori universali e sacri di libertà, rendendo questa Città orgogliosa di un figlio illustre e speciale”. Sono le parole del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, nel giorno in cui l’ultimo sottufficiale della Brigata Maiella spegne 100 candeline.

“Non potendo consegnargli personalmente il ‘messaggio’ della Città ho voluto conversare con lui telefonicamente, non senza emozione. Le sue parole, lucide e determinate, testimonianza concreta di una vita straordinaria, sono quelle di una gran bella persona, rimasta forte e nello stesso tempo umile nell’animo, che ha conosciuto da vicino il valore della libertà e il prezzo per riconquistarla”. Malvestuto fu il primo a entrare a Bologna liberata, al comando dei partigiani della Brigata Maiella che avevano combattuto strenuamente per liberare l’Italia dai tedeschi. “Traspare dalle sue parole lo spirito di un combattente che dopo la liberazione di Sulmona nel 1944 proseguì verso il settentrione entrando tra i primi nella Bologna liberata nel 1945 – prosegue il sindaco Casini – Ecco perché oggi la Città vuol dirgli Grazie. Grazie per averci insegnato cosa vuol dire Libertà e cos’è l’onore. Perché oggi egli continua ad avere parole per noi, per gli altri, per il Paese e soprattutto per i giovani. E condivido il suo pensiero, ch’egli ci consegnò nella cerimonia in cui inaugurammo il monumento alla Brigata Maiella, riconosciuto come simbolo per continuare a onorare i caduti e a tramandare i valori e gli ideali democratici”. Nello stesso giorno l’Associazione Brigata Maiella “augura a Gilberto Malvestuto, Patriota della Maiella di Sulmona, di proseguire con la sua testimonianza a diffondere i valori della Resistenza, scritti nella nostra Carta costituzionale”. L’impegno di Malvestuto, ricorda in una nota, “non si è fermato con le imprese di liberazione nazionale, ma è proseguito in maniera altrettanto significativa con l’incarico di direzione dell’Istituto abruzzese per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza”.