Un fine d’anno di protesta per la Valle Peligna. Dalle 10 a Sulmona una manifestazione unitaria per il diritto al lavoro promossa da CGIL, CISL, UIL e UGL. Famiglie, pensionati, studenti e comitati in difesa di un territorio “ormai senza prospettive”
In piazza lavoratori e famiglie coinvolti nelle vertenze Marelli, Sodecia, Coop, 3G e Cogesa. Uno sciopero innescato da un contesto economico e sociale sempre più fragile, segnato da vertenze, incertezze e una prospettiva occupazionale che a detta dei sindacati mina famiglie e futuro di una area troppo vasta.
Confcommercio Abruzzo, con una nota, parla apertamente di “crisi strutturale” per l’intera Valle Peligna. Negli ultimi anni, sottolinea l’associazione, sono state centinaia le attività commerciali costrette ad abbassare la saracinesca, con una perdita secca di posti di lavoro e un impoverimento progressivo del tessuto economico e sociale. “Il declino della Valle Peligna ha toccato livelli di grave criticità – afferma il presidente regionale Giammarco Giovannelli –. La carenza di lavoro, le numerose vertenze industriali, la riduzione dei servizi stanno colpendo duramente il commercio e i servizi, aggravando una crisi che non è più congiunturale ma strutturale”.
«La Valle Peligna non può più attendere. Oggi siamo in piazza non solo per solidarietà, ma per ribadire un impegno concreto: il riconoscimento di quest’area come Area di Crisi Industriale Complessa è la nostra priorità assoluta per fermare la desertificazione economica del territorio». Lo ha dichiarato la Vicepresidente del Consiglio Regionale, Marianna Scoccia, partecipando stamani alla manifestazione indetta dai sindacati CGIL, CISL, UIL e UGL a Sulmona. Nel corso del suo intervento, la Vicepresidente ha annunciato un passaggio cruciale per la pianificazione del futuro locale: «Il Consiglio Regionale ha dato il via libera al finanziamento di un ambizioso progetto di rigenerazione socio-economica e culturale. Si tratta di uno studio di alto profilo che abbiamo deciso di affidare all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Vogliamo che la rinascita della Valle Peligna sia guidata da competenze accademiche d’eccellenza, capaci di indicare percorsi concreti per la crescita e l’attrattività del nostro comprensorio».