Sulmona: Cgil, Cisl, Uil e Ugl in piazza in difesa della Valle Peligna

Un fine d’anno di protesta per la Valle Peligna. Dalle 10 a Sulmona una manifestazione unitaria per il diritto al lavoro promossa da CGIL, CISL, UIL e UGL. Famiglie, pensionati, studenti e comitati in difesa di un territorio “ormai senza prospettive”

In piazza lavoratori e famiglie coinvolti nelle vertenze Marelli, Sodecia, Coop, 3G e Cogesa. Uno sciopero innescato da un contesto economico e sociale sempre più fragile, segnato da vertenze, incertezze e una prospettiva occupazionale che a detta dei sindacati mina famiglie e futuro di una area troppo vasta.

Confcommercio Abruzzo, con una nota, parla apertamente di “crisi strutturale” per l’intera Valle Peligna. Negli ultimi anni, sottolinea l’associazione, sono state centinaia le attività commerciali costrette ad abbassare la saracinesca, con una perdita secca di posti di lavoro e un impoverimento progressivo del tessuto economico e sociale. “Il declino della Valle Peligna ha toccato livelli di grave criticità – afferma il presidente regionale Giammarco Giovannelli –. La carenza di lavoro, le numerose vertenze industriali, la riduzione dei servizi stanno colpendo duramente il commercio e i servizi, aggravando una crisi che non è più congiunturale ma strutturale”.

Il sindaco di Sulmona Luca Tirabassi non ha dubbi:“È una battaglia del territorio, colpito da una crisi che si è aggravata negli anni creando emorragia occupazionale, con conseguente depressione economica e demografica.  Si tratta di una situazione di straordinaria gravità, che coinvolge centinaia di lavoratrici e lavoratori, famiglie  e pensionati e che priva le nuove generazioni di prospettive concrete per il futuro.
Il ritrovo alle ore 10:00 in piazza Tresca, da dove è partito il corteo di lavoratori, cittadini, pensionati e delle associazioni locali. La protesta è stata indetta per dare voce al drammatico quadro sociale ed economico che si è creato nella Valle Peligna, segnato da un progressivo impoverimento, spopolamento e chiusura di attività produttive e commerciali. 
Invitati a partecipare anche i sindaci dei comuni della Valle Peligna, della Valle Subequana e dell’Alto Sangro, i consiglieri regionali, assessori regionali, il presidente della Provincia, le associazioni di categoria, i partiti politici e i movimenti sociali.
Rifondazione Comunista ha raccolto il grido di allarme delle lavoratrici e dei lavoratori della Valle Peligna.  “Occorre invertire il processo di desertificazione industriale – scrivono Viola Arcuri e Corrado Di Sante, co-segretari regionali PRC-SE Abruzzo, e Silvano Di Pirro, segretario provinciale PRC-SE federazione dell’Aquila – che prosegue da anni e il taglio progressivo dei servizi alle persone. Come si fa a rimanere su un territorio senza servizi e senza lavoro?”. Presente anche il Partito Democratico abruzzese. E poi ancora  i Comitati No Snam che chiedono un cambio di rotta per il futuro della Valle Peligna, non solo a livello ambientale ma anche lavorativo.
«La Valle Peligna non può più attendere. Oggi siamo in piazza non solo per solidarietà, ma per ribadire un impegno concreto: il riconoscimento di quest’area come Area di Crisi Industriale Complessa è la nostra priorità assoluta per fermare la desertificazione economica del territorio». Lo ha dichiarato la Vicepresidente del Consiglio Regionale, Marianna Scoccia, partecipando stamani alla manifestazione indetta dai sindacati CGIL, CISL, UIL e UGL a Sulmona. Nel corso del suo intervento, la Vicepresidente ha annunciato un passaggio cruciale per la pianificazione del futuro locale: «Il Consiglio Regionale ha dato il via libera al finanziamento di un ambizioso progetto di rigenerazione socio-economica e culturale. Si tratta di uno studio di alto profilo che abbiamo deciso di affidare all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Vogliamo che la rinascita della Valle Peligna sia guidata da competenze accademiche d’eccellenza, capaci di indicare percorsi concreti per la crescita e l’attrattività del nostro comprensorio».
Barbara Orsini: