Resta irrisolta la vertenza Albasan che coinvolge 24 lavoratori del servizio pulizie allo stabilimento Marelli di Sulmona
Gli addetti che avevano scioperato a febbraio, dopo essersi messi in stato di agitazione. Le buste paga sempre più leggere: centocinquanta, duecento euro al mese, 300 per i più fortunati.
L’appalto è stato gestito fino a dicembre dalla Key Service. La ditta di Cassino che ricevuto l’appalto a cavallo tra il 2024 e il 2025 ha incrementato ulteriormente la percentuale di cassa integrazione applicata alle lavoratrici e ai lavoratori. L’intesa prevedeva una cassa integrazione al 50%, ma oggi i lavoratori si trovano con contratti a chiamata e una cassa integrazione al 70% che deve essere ancora liquidata dall’Inps.
A complicare la situazione anche il fatto che la Marelli ha sospeso da quasi un anno i turni di notte in fabbrica, poiché strettamente legata ai rallentamenti produttivi dell’ex Sevel di Atessa.
“Attendiamo il nuovo incontro per fare il punto della situazione, sperando di avere risposte concrete e risolutive. Noi comunque non escludiamo ulteriori azioni di protesta, a difesa dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori”- annuncia Andrea Frasca, sindacalista Cgil.
