Suicidio Sabatino Trotta: eseguita l’autopsia. Domiciliari per Dolce, negati a Mattucci.

Eseguita l’autopsia sul corpo di Sabatino Trotta il direttore del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, che mercoledì notte, poche ore dopo l’arresto, si è suicidato in carcere a Vasto. I familiari annunciano i funerali in forma strettamente privata. Domiciliari negati al legale rappresentante della cooperativa “La Rondine”, Domenico Mattucci. Dal carcere ai domiciliari, invece, Luigia Dolce la dipendente con funzioni di coordinatrice della cooperativa.

Lo psichiatra era stato stato arrestato, insieme ad altre due persone, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara su un presunto appalto pilotato riguardante l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di oltre 11 milioni di euro.

L’autopsia, durata quattro ore, è stata eseguita dal medico legale Pietro Falco, su incarico della Procura di Vasto, che ha aperto un fascicolo sul suicidio di Trotta. Presenti all’autopsia anche i consulenti di parte, i medici legali Adriano Tagliabracci di Ancona e Ciro Montemitro. Falco ha effettuato, come da prassi, i prelievi per i successivi esami istologici e tossicologici. La moglie e i figli di Trotta, fa sapere il legale Antonio Di Giandomenico, comunicano che la cerimonia funebre si svolgerà in forma strettamente privata, solo con i familiari, e nel rispetto delle vigenti normative anti covid. Pertanto, si invitano tutti i conoscenti al rispetto scrupoloso delle indicazioni.

Intanto, resta in carcere il legale rappresentante della cooperativa “La Rondine”, Domenico Mattucci, arrestato mercoledì scorso nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara su un presunto appalto pilotato riguardante l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di oltre 11 milioni di euro. Il gip Nicola Colantonio ha, infatti, rigettato l’istanza di sostituzione della misura cautelare in carcere presentata dalla difesa di Mattucci. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ieri, l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Arresti domiciliari concessi, invece, a Luigia Dolce, dipendente con funzioni di coordinatrice della cooperativa “La Rondine”, da mercoledì scorso in carcere a Chieti. Lo ha stabilito il gip Nicola Colantonio, accogliendo l’istanza di sostituzione della misura cautelare presentata ieri dai due legali dell’indagata, gli avvocati Augusto La Morgia e Matteo Cavallucci, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia