Di Ugo Coppola, 55 enne pescarese, non si hanno più notizie dalle 13.30 di mercoledì scorso quando è scattato l’allarme dopo una immersione dalla quale non ha fatto ritorno a galla. Meta il relitto della piattaforma “Paguro”, oasi marina a circa 12 miglia nautiche dalla costa di Lido Adriano
Nelle ultime 36 ore le ricerche si sono allargate di raggio in direzione sud: visto che le ripetute e scrupolose immersioni nei pressi del relitto non davano esito alcuno, finanche con radar e attrezzature altamente sensibili in grado di captare presenze umane anche a grandi profondità, si è ritenuto di allargare il raggio di ricerca seguendo le correnti che negli ultimi due giorni hanno agitato non poco il mare. E se amici, conoscenti, la mamma e una comunità intera molto legata ad Ugo attendono tutti notizie, la Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo al momento senza ipotesi di reato. Di certo un rilievo enorme avranno le dichiarazioni della istruttrice di sub, Claudia Minciarelli della Scuola Sub Loto di Pescara, nelle cui parole oltre al gran dispiacere per l’accaduto tutti i limiti che Coppola aveva da subito mostrato si dalle prime esercitazioni in piscina. Limiti oggettivi sulla base dei quali, pur con rammarico della istruttrice e grande dispiacere di Ugo, si era ritenuto necessario interrompere il corso e non assegnare alcun brevetto. Eppure Coppola quel brevetto lo otterrà, in altra scuola sub.
Coppola era partito da solo in auto e aveva raggiunto Rimini, dove il club subacqueo romagnolo Dive Planet aveva organizzato un’immersione nella piattaforma metanifera inabissatasi dopo il tragico incidente del settembre 1965. Qualcosa però è andato storto.
Sul fronte delle ricerche, mai rallentate, ad operare in zona in questi giorni sono stati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio di imbarcazioni e sistemi avanzati di ricerca in ambiente sottomarino. Nell’area sono intervenuti anche i sommozzatori della Guardia di Finanza, la Guardia Costiera di Ravenna, con unità navali anche da Cesenatico e Rimini e gli elicotteri di Aeronautica e Vigili del Fuoco.
Nella sua città, Pescara, e nel suo quartiere dove Ugo era molto noto perchè attivo in parrocchia e associazioni varie si sono organizzate veglie di preghiera e momenti a lui dedicati. I lontani parenti di Villalago assistono l’anziana disperata madre amorevolmente supportata da vicini di casa e i tanti, tantissimi, amici che Ugo aveva saputo coltivare in anni di scherma, volontariato e simpatia.