Aperta un’inchiesta sulla morte del 20enne Manfredi Antonio Fabiano Tallarico, avvenuta ieri pomeriggio a L’Aquila. Il ragazzo è precipitato nel vuoto con un volo di 30 metri

L’area da dove è precipitato il giovane, in una zona impervia vicino Roio Piano, è la parete chiamata Fosso di Spedino, caratterizzata da una dolina da crollo. Dall’alto si nota un avvallamento, c’era una grotta che ospitò un eremo.  Il pm Ugo Timpano ha aperto un fascicolo per chiarire la dinamica di quanto accaduto.

La procura ha comunque escluso subito responsabilità di terzi, ed è in corso l’esame sulle corde che il giovane universitario di Merano, iscritto al secondo anno di odontoiatria e appassionato di montagna, aveva con sé. Non è stata disposta l’autopsia, e già ieri sera il magistrato ha permesso la riconsegna della salma ai famigliari del giovane arrivati da Verona. La salma è stata trasportata con l’elisoccorso all’ospedale San Salvatore. Il luogo dove è avvenuto l’incidente infatti non è raggiungibile con i mezzi tradizionali.

Stamattina c’è stato un nuovo sopralluogo per visionare anche lo stato dei luoghi dove si è consumata la tragedia. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, Tallarico era in compagnia di un amico ma poi si sono separati. Sarebbe stata un’altra persona presente nei paraggi a vederlo cadere e ad allertare i soccorsi.

Dai primi accertamenti sembrerebbe che il ragazzo non avesse intenzione di arrampicarsi ma soltanto di fare alcune fotografie. Lo zaino sarebbe stato ritrovato più su. Qualcosa sarebbe andato storto proprio nell’uso delle corde. Ma tutto è ancora da accertare.

Anche l’Università dell’Aquila con il rettore Edoardo Alesse ha espresso per questa morte il suo cordoglio. “Un ragazzo sempre sorridente”, così lo definiscono negli ambienti universitari, con una grande passione per la montagna. Di certo si tratta dell’ennesima tragedia che scuote la comunità aquilana. Manfredi Tallarico avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 6 febbraio.