Accolta dal Tar la richiesta di sospensiva dei bus elettrici sulla Strada Parco di Pescara. TUA, Regione e Comune tentano la strada del Consiglio di Stato, che però respinge. Il 19 giugno l’udienza di merito
È fallito il tentativo di ottenere un decreto per aggirare la decisione del TAR, il Consiglio di Stato l’ha respinto fissando udienza di merito al 19 giugno. A presentare il ricorso d’urgenza al Consiglio di Stato sono stati Tua, con il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo. Al ricorso ha aderito anche il Comune di Montesilvano.
A rivolgersi al Consiglio di Stato è stata la TUA, società unica del trasporto abruzzese, che aveva richiesto un decreto presidenziale d’urgenza, provvedimento cautelare monocratico che può essere adottato in situazioni di estrema gravità. A 24 ore dalla sentenza del Tar
Abruzzo, sezione di Pescara, il Consiglio di Stato ha confermato quel pronunciamento. La camera di consiglio è fissata per il 19 giugno 2025.
Per il Consiglio di Stato “appare condivisibile l’evocato ‘approccio precauzionale’ utilizzato dal Tar in assenza di un completamento di tutti i controlli di sicurezza da parte dell’autorità effettivamente competente sul tracciato”.
“Considerato che, in disparte ogni considerazione sulla non proprio prossima fissazione dell’udienza di merito da parte del primo giudice – scrive il presidente di sezione Diego Sabatino – il danno vantato non appare grave e irreparabile, vista la mancata prova, come evidenziata dal primo giudice, della ‘insostituibilità del servizio reso con le linee ordinarie precedentemente in esercizio”, l’istanza di misure cautelari monocratiche è respinta.
L’antefatto: il Tar Abruzzo, sezione staccata di Pescara, ha accolto l’istanza di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera di Giunta regionale del 17 aprile n° 2029, per l’attivazione della cosiddetta Linea Verde, per l’immissione in servizio degli autobus elettrici sulla cosiddetta Strada Parco a Pescara. Il ricorso era stato presentato dal Comitato Strada Parco Bene Comune, contro la Regione Abruzzo e nei confronti del Comune di Pescara e del Comune di Montesilvano, oltre alla Tua Spa.
“La Regione Abruzzo aderisce al ricorso d’urgenza (poi bocciato dal Consiglio di Stato, ndr) che la Tua e il Comune di Pescara presenteranno al Consiglio di Stato per richiedere un provvedimento monocratico di assoluta urgenza per sospendere l’ordinanza del Tar di Pescara sui bus elettrici lungo la Strada Parco. Armati di santa pazienza confidiamo che anche in questa occasione il Consiglio di Stato chiarirà i dubbi che sistematicamente vengono messi in discussione nelle sentenze del Tar. Siamo convinti anche dalla bontà del servizio mostrato in questi giorni di esercizio e dalla più che positiva risposta da parte dell’utenza”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
Intanto già da oggi la TUA riprogramma tutte le linee dopo lo stop del Tar ai bus elettrici sulla strada parco e si dice vittima al pari degli utenti. Secondo le opposizioni in consiglio comunale il sindaco avrebbe dovuto ringraziare il buon senso dei giudici piuttosto che scagliarsi contro di loro annunciando ricorso al Consiglio di Stato.
E oggi la situazione sembra essere tornata a un mese fa, prima del passaggio dei bus, avviato il 28 aprile. Complice la giornata di sole, infatti, sulla Strada Parco, polmone verde della città, da Pescara a Montesilvano si vedono persone a passeggio o a praticare attività sportive, cittadini in bici e coi pattini.
“Considerato che – scrive il giudice relatore Massimiliano Balloriani nel dispositivo – la strada parco non è una comune strada urbana, ma un’area destinata ad accogliere un’opera pubblica, cioè un tracciato filoviario progettato ad hoc e in fase di autorizzazione dell’esercizio, si tratta a tutti gli effetti di infrastruttura e di un tracciato in fase pre-operativa di verifica tecnica progettuale di esercizio, che non ha ancora superato i controlli di sicurezza necessari. In altri termini, nel procedimento in corso, si è preteso di utilizzare il tracciato, prima del completamento dei controlli rimessi alla competenza del Ministero con riferimento alla sua idoneità e sicurezza”. “A conferma di ciò – scrive ancora Balloriani – la Regione ha richiesto al Ministero se sussistono motivi ostativi all’attivazione temporanea del servizio di trasporto mediante autobus elettrici e il Ministero non ha fatto altro che ribadire che, oltre a non avere competenza su mezzi che non usano impianti fissi, l’utilizzo del tracciato prima del completamento della fase di verifica di sicurezza avviene naturalmente a esclusiva responsabilità del proprietario delle stesso e dell’esercente, ribadendo il divieto di ostacolare
l’espletamento delle prove e verifiche funzionali non solo sui filobus, ma anche sul tracciato”.
Nel provvedimento, il giudice Balloriani parla anche di “eccesso di potere”, di verbali di sopralluogo generici e sottolinea che, “come emerso anche durante la discussione in camera di consiglio, il notevole afflusso di utenti sulla nuova linea così creata è dovuto anche alla contemporanea eliminazione di altre linee urbane, sicché anche il danno all’utenza, nelle more della decisione nel merito, non risulta pienamente dimostrato, così come la insostituibilità del servizio reso con le linee ordinarie precedentemente in esercizio”.
Da domani la Tua, società unica del trasporto abruzzese, sospenderà il servizio della Linea Verde, che prevede il passaggio dei bus elettrici sulla Strada Parco, nel rispetto del pronunciamento del Tar. Lo conferma all’ANSA il direttore generale della società, Maximilian Di Pasquale, annunciando che “da dopodomani i servizi verranno riprogrammati. L’orientamento è quello di ripristinare le linee e i servizi esistenti prima dell’attivazione dei bus elettrici sul tracciato. “Dobbiamo rispettare la sentenza. Lavoreremo giorno e notte per riprogrammare i servizi, sarà uno sforzo immane”.
“Oggi registriamo, finalmente, con non poca amarezza, l’affermazione tardiva della legalità grazie al pregiato patrocinio dello Studio Legale Di Tonno e alla lungimiranza del Tar Abruzzo – Sezione staccata di Pescara, nel silenzio imbarazzante degli organi di rigore e controllo corresponsabili del pessimo affare consumato a danno delle malmesse casse dello Stato”. Lo afferma il Comitato Strada Parco Bene Comune, parlando di “uno smacco colossale per la pubblica amministrazione inadempiente”, dopo che il Tar ha accolto l’istanza di annullamento del provvedimento che autorizzava il passaggio dei bus elettrici sull’ex tracciato ferroviario.
“Come volevasi dimostrare – si legge in un comunicato – l’opera pubblica trentennale intestata alla Filovia di Pescara necessita del collaudo preventivo delle Autorità competenti, a prescindere dal sistema di trazione dei vettori impiegati in esercizio. Il gioco di prestigio messo in piedi dal sindaco Masci ha procurato un grave disdoro all’immagine della nostra Città e alla sottomessa stazione appaltante”. “Una dura lezione – osserva il Comitato – impartita dai cittadini consapevoli al diffuso malgoverno della cosa pubblica (una piaga del Paese Italia), che vede il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), almeno nel caso di specie, primo responsabile del pessimo impiego delle risorse pubbliche disponibili dal 1995, fino al controvalore di 34 milioni di euro di potenziale danno erariale emergente. Una Divisione 5 – Impianti Fissi – che, pur di non ammettere l’errore macroscopico di un impianto filoviario antidiluviano non praticabile sul tracciato della vecchia Ferrovia a binario unico, neppure sostenibile sul piano economico-finanziario, ha rilasciato un sofferto ‘Nulla Osta Tecnico’ provvisorio, ex art. 3 DPR 753/80, gravato da numerose prescrizioni insuperabili, in esercizio precario su un’infrastruttura viaria inadeguata a fini di sicurezza, finanche inaccessibile all’utenza debole e svantaggiata”. “Un paradosso che il Comitato ricorrente aveva segnalato quindici anni fa con reiterate segnalazioni puntualmente documentate, in tempo utile per rimediare”, conclude la nota.
Il sindaco Carlo Masci, in una nota, scrive “Non commento l’ordinanza del Tar, avendo massimo rispetto del lavoro dei giudici amministrativi. I nostri uffici e la nostra avvocatura ci hanno sempre sottolineato che il loro via libera incondizionato all’applicazione del piano della Tua, confermato dalla Regione Abruzzo, per l’attivazione dei bus elettrici, è scaturito da un’attività preliminare puntuale e meticolosa, con una valutazione approfondita di tutti gli aspetti. Per questo ci hanno consigliato di ricorrere immediatamente al Consiglio di Stato contro questa decisione, ed è ciò che faremo nell’interesse della comunità pescarese. Per quanto ci riguarda, sempre sentiti i nostri dirigenti e avvocati, continueremo a promuovere e ad attuare tutte le azioni previste dal nostro ordinamento per dare a Pescara un sistema di trasporto funzionale e in linea con le reali necessità del territorio, contrastando traffico e smog. Ribadisco, a questo proposito, quanto affermato il 28 aprile scorso, in occasione dell’attivazione dei bus, e cioè che il servizio pubblico di mobilità elettrica sull’ex tracciato ferroviario, con un percorso dedicato, è una rivoluzione, direi una rivoluzione attesa e accolta molto favorevolmente dai cittadini, come ci dicono i numeri della Tua, che parlano di presenze giornaliere su questi bus di oltre 5.000 utenti. A fronte di tali dati c’è la battaglia di retroguardia di alcuni cittadini, supportati dalla solita opposizione del NO a prescindere: ma, siamo certi, la loro azione non impedirà lo sviluppo della città in termini di mobilità sostenibile e di riduzione dell’inquinamento, che riteniamo imprescindibile. Colgo l’occasione per esprimere il mio dispiacere per il notevole disagio che gli utenti dell’area metropolitana pescarese vivranno nei prossimi giorni, considerato che la Tua ha annunciato, da domani, l’interruzione di questo servizio, che dopo tanti anni stava dando risposte concrete alle reali esigenze del territorio”.
Il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis: “La notizia della sospensione del servizio Linea Verde 1 della TUA ha scosso profondamente le comunità di Montesilvano, generando un malcontento diffuso tra i cittadini che avevano abbracciato con entusiasmo e massiccio utilizzo il nuovo collegamento. L’amministrazione comunale di Montesilvano esprime il suo totale disaccordo con la sentenza e annuncia la ferma intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato per ribaltare questa decisione. La sospensione del servizio Linea Verde 1 è una notizia per me sconcertante e assolutamente negativa, non tanto per le amministrazioni ma soprattutto per i cittadini che, in questo periodo, avevano massivamente utilizzato il mezzo, manifestando alto gradimento per il servizio. Quanto fatto finora dalla Tua e dagli amministratori di Montesilvano e Pescara, è stato sempre orientato a garantire il transito del mezzo che, come dimostrato in queste settimane, aveva raggiunto diversi importanti obiettivi. Innanzitutto la nuova linea ha ridotto notevolmente il traffico veicolare, ha abbattuto l’inquinamento atmosferico ed era riuscita a collegare in maniera più rapida non solo Montesilvano e Pescara, ma anche l’intero territorio da nord a sud. Da quando è stata divulgata la notizia di sospensione del servizio, assistiamo al generico malcontento dei cittadini e siamo altresì felici che manifestino il loro disappunto attraverso i mezzi di comunicazione a loro disposizione, perché siamo dalla loro parte e ci batteremo per ripristinare un servizio utile, pratico e funzionale. Pertanto, siamo pronti a fare ricorso presso il Consiglio di Stato per cercare di ribaltare la sentenza”.
Il Capogruppo della lista “Pettinari Sindaco” Massimiliano Di Pillo: “Se me lo dicevi prima… così avrebbe detto il buon Enzo Jannacci, ed infatti noi lo avevamo detto più volte pubblicamente, ma lo avevamo sottolineato ancor più durante la prima riunione del 31 gennaio 2025 come membro del nuovo Comitato TPL, in una sala giunta affollata insieme al Sindaco di Pescara Masci, al Sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, al Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, al Dirigente di TUA Raffaele Piscitelli, all’Assessore al viabilità Adelchi Sulpizio, al Coordinatore dell’area tecnica del Comune di Pescara Ing. Giuliano Rossi, nonché al Responsabile del servizio progetti strategici del stesso Comune di Pescara Arch. Giancarla Fabrizio. C’erano proprio tutti, e proprio tutti hanno avallato questa scelta contraria alle prescrizioni
che il Ministero aveva scritto e descritto in una relazione del Comitato Tecnico dello stesso Ministero, il tutto condito dalla mia predizione relativa alla necessità di collaudi mancanti della strada parco.
L’ordinanza del TAR descrive una serie di criticità, impartendo una durissima lezione alle amministrazioni di Pescara e Montesilvano, nonché ai tecnici dell’azienda di trasposto regionale TUA. Il Tribunale Amministrativo Regionale riporta senza mezzi termini una frase quanto mai enucleata più volte dal valoroso ed instancabile Comitato Strada Parco e cioè l’eccesso di potere. Quello stesso eccesso di potere evidenziato dal sottoscritto più volte nello stesso Comitato TPL della fine di gennaio, dove il Sindaco Masci in una delle sue roboanti enunciazioni definiva l’inizio del servizio dei bus elettrici un “passaggio epocale”, concludendo però con un suffisso importante e quanto mai dirimente “appena sarà eseguito il collaudo, questa rivoluzione avrà inizio”.
Il consigliere comunale del Partito Democratico Marco Presutti, in una nota scrive: “Una netta conferma delle gravi criticità da noi sollevate in tempi non sospetti e, purtroppo, colpevolmente ignorate dall’amministrazione Comunale”. Il consigliere sottolinea che già con una sua interrogazione aveva “messo in guardia l’amministrazione su una serie di problematiche cruciali che oggi il Tar ha posto a fondamento della sua decisione. “Tra queste – afferma – ricordo la mancanza di adeguate e specifiche valutazioni tecniche attestanti la sicurezza, i dubbi sul formale collaudo tecnico-funzionale del percorso adattato ai bus, le criticità infrastrutturali e i rischi per la sicurezza pubblica. Questa amministrazione – conclude Presutti – continua a dimostrare una preoccupante refrattarietà al dialogo trasparente e al rispetto delle prerogative del Consiglio Comunale, soprattutto quando si tratta di questioni che toccano la sicurezza dei cittadini e la corretta gestione della cosa pubblica. Continueremo a vigilare e a insistere per ottenere chiarezza e piena assunzione di responsabilità”.
