Spiagge libere Pescara: la dura replica dell’assessore Saccone alle polemiche

“È paradossale che si voglia far passare per qualcosa di contrario al pubblico interesse ciò che invece vuole esclusivamente rendere più accoglienti e sicuri tratti di spiaggia libera dove è in modo palese necessario, oltre che urgente, intervenire a beneficio non solo dei pescaresi ma anche di chi visita d’estate la nostra città”. È dura la replica dell’assessore comunale al Demanio Mariarita Paoni Saccone alle dichiarazioni di Maurizio Acerbo e Corrado Di Sante (Rifondazione comunista).

“A questi signori andava bene evidentemente il regime di monopolio cui si è assistito finora e che loro stessi hanno contribuito a creare. Ricordo che due associazioni, poi una soltanto, hanno gestito per ben sei anni un bene pubblico e non mi pare che chi oggi parla abbia mai mosso un dito. Noi stiamo facendo esattamente il contrario, cioè consentiamo a tutti di manifestare il proprio interesse facendo sì, è chiaramente descritto tra le clausole, che qualsiasi soggetto possa concorrere per tutti e cinque i lotti ma non possa aggiudicarsene più di uno. Prima di pontificare sarebbe meglio informarsi per evitare brutte figure e risparmiarci così lezioncine inutili e pretestuose – ha continuato la Paoni Saccone”.

Dagli uffici comunali è stato ulteriormente precisato che riguardo ai tratti di minore dimensione, non interessati dall’avviso pubblico, si è fatto ricorso alla formula della manifestazione d’interesse da parte dei concessionari confinanti, che dovranno però limitarsi alle sole attività di pulizia e di assistenza bagnanti.
Tornando alla gara di evidenza pubblica, non vi è nel testo alcuna formula preclusiva, né tantomeno è riscontrabile tra i requisiti per partecipare qualcosa che riconduca specificatamente a un’impresa balneare. L’assessore al Demanio, dopo aver precisato che le attrezzature presenti sono in condizioni pietose e che questo rende necessario rimetterle in condizione sufficienti ad affrontare la stagione balneare 2021, si leva qualche altro sassolino dalle scarpe: “Acerbo e Di Sante non si sono letti evidentemente nemmeno il Piano demaniale Marittino, approvato nel 2015, che non pone alcuna limitazione riguardo ai profili di chi ritiene di inoltrare domanda. A costoro non va giù evidentemente che per la prima volta si siano fissati dei principi che – come non è avvenuto purtroppo in passato – impediranno di favorire posizioni dominanti. Mi sembra un bel salto di qualità in nome della trasparenza della procedura, per non parlare del fatto che vanno offerte a tutti pari opportunità di lavoro. Soprattutto adesso che la crisi sanitaria rende ancora più forte l’urgenza di dare segni di apertura ai tanti inoccupati o a chi è in sofferenza economica. Se questo dà fastidio a Rifondazione, io non posso farmene certamente un cruccio. Siamo convinti della bontà dell’operazione, a fronte di un importante miglioramento che sicuramente ne deriverà per gli utenti: è chiaro che il servizio di salvamento, la pulizia della spiaggia, le copertura assicurativa e la gestione di servizi e di chioschi anche mobili, il tutto a costo zero per l’amministrazione, rappresentino un miglioramento”.